Come sgonfiare la pancia, cause e rimedi del gonfiore addominale: cosa mangiare e quando è sintomo di malattie più gravi

Cruccio di uomini e donne, come sgonfiare la pancia? Info utili e consigli su cause e rimedi. Il gonfiore addominale come sintomo: quando rivolgersi al medico
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La pancia gonfia è in genere il sintomo di un accumulo di gas nello stomaco o nell’intestino: può essere associato a un dolore anche intenso e a causarlo possono essere alcuni cibi, bevande gassate, la cattiva abitudine di mangiare troppo in fretta, le gomme da masticare, il fumo, lo stress o l’ansia. Non è però da escludere che il gonfiore possa essere la conseguenza della presenza di una malattia che richiede cure specifiche.

Le patologie che si possono associare a gonfiore addominale (secondo l’Humanitas Research Hospital (ospedale ad alta specializzazione, centro di Ricerca e sede di insegnamento universitario) sono le seguenti:

  • Appendicite
  • Calcoli alla cistifellea
  • Celiachia
  • Cirrosi epatica
  • Colecistite
  • Fibrosi cistica
  • Gastroenterite virale
  • Intolleranza al lattosio
  • Malattia di Chagas
  • Occlusione intestinale
  • Peritonite
  • Sindrome dell’intestino irritabile
  • Tifo
  • Tumore del colon-retto
  • Tumore dell’ovaio
  • Ulcera duodenale
  • Ulcera gastrica

Gli esperti ricordano che questo non è un elenco esaustivo e che sarebbe sempre meglio consultare il proprio medico di fiducia in caso di persistenza dei sintomi.

Sgonfiare la pancia: quali sono le cause del gonfiore addominale

Sgonfiare la pancia è un obiettivo che tanti vogliono raggiungere: il gonfiore addominale è infatti un problema comune (in questa categoria non rientrano sovrappeso e obesità), e può riguardare tutti, anche le persone magre.
Le cause che determinano questo gonfiore possono essere diverse: dalla stitichezza alle intolleranze alimentari. L’accumulo di aria nell’intestino, e un transito intestinale non proprio regolare, possono nuocere all’armonia della figura, così come anche intolleranze a cibi e bevande, come quella al latte e quella al glutine. Per sgonfiare la pancia è bene seguire un’alimentazione corretta, a tal proposito è sempre bene evitare il consumo di alcuni cibi e integrarne altri per aiutare l’intestino a funzionare bene.

Inoltre, anche la sindrome del colon irritabile può rendere gonfio l’addome. Spesso questa sindrome può essere determinata dal nervosismo e cercare di rilassarsi e di limitare lo stress può essere un primo passo per evitare questi disturbi.

Sgonfiare la pancia: cosa mangiare e cosa evitare

Per limitare il gonfiore addominale è meglio preferire alimenti che favoriscano il transito intestinale, come verdure cotte, cereali parzialmente integrali, parzialmente integrali, il pesce, le carni bianche, lo yogurt. Inoltre, i legumi potranno essere assunti, a meno che non provochino intolleranza. La frutta andrà, invece, mangiata lontano dai pasti. La carota, il finocchio e i mirtilli possono essere aggiunti alla propria dieta, qualora non ne facciano già parte. Le carote consentono di evitare la fermentazione intestinale, il finocchio aiuta nel caso di meteorismo, mentre il mirtillo agisce sulla fermentazione intestinale continua e fastidiosa. E’ possibile integrare anche l’avena e l’ananas, alimenti che sono in grado di aiutare l’intestino a lavorare meglio. L’ananas infatti consente di combattere le fermentazioni intestinali mentre l’avena dà la possibilità di eliminare le irritazioni delle mucose.

I cibi da evitare, sono quelli inseriti nella categoria FODMAP, cioè quelli ad alta capacità fermentativa, cibi contenenti oligosaccaridi, come i legumi, alcune verdure, come carciofi, broccoli, aglio, frutti come cachi e anguria e cereali frumento e segale, alcuni elementi come fruttosio come mela, pere, pesche, mango, lattosio latte e formaggi morbidi e freschi, e infine polioli, contenuti in frutta come ciliegie, susine, verdura come cavolfiori, funghi e dolcificanti (mannitolo, sorbitolo e xilitolo). Evitare anche bevande gassate e alcolici.

Esiste una vitamina, la B7, in grado di ridurre la fame nervosa, l’aria ingerita ed anche quella accumulata all’interno dell’intestino. Inoltre, consente di combattere la stitichezza e può anche essere assunta dopo cure con antibiotici che possono sconvolgere l’equilibrio dell’intestino. Oltre che pura, si può trovare anche nel lievito di birra, nella crusca, nei legumi e nelle noci. Le cure di fermenti lattici possono essere utili per ristabilire l’equilibrio dell’intestino, così come i probiotici. Inoltre, possono essere assunti qualora siano state seguite delle cure con antibiotici oppure con il cortisone.

Anche la corretta associazione dei cibi è importante per sgonfiare la pancia, un esempio pratico è quello di non combinare tra loro proteine differenti come uova e formaggio insieme, evitare inoltre la combinazione di carboidrati e proteine perché hanno tempi digestivi molto diversi, eviterete di associare riso e pasta oppure zuccheri e frutta.

Oltre alla dieta ricordarsi di bere almeno 2 litri di acqua al giorno, masticare lentamente e fare attività fisica.  

5 cibi “sgonfia-pancia” per eccellenza

Infine, consigliamo 5 cibi “sgonfia-pancia” per eccellenza:

  1. The verde: questa bevanda riesce ad accelerare in maniera efficace il metabolismo e inibire l’assorbimento dei grassi, grazie a una sostanza chiamata teobromina che aiuta a distribuire il grasso su tutto il corpo.
  2. Finocchio: riesce ad eliminare le tossine in eccesso e i liquidi in pochissimo tempo, grazie alle innumerevoli fibre contenute in esso.
  3. Ananas: combatte la ritenzione idrica, depura l’organismo, risveglia l’intestino e grazie alla bromelina, favorisce la digestione.
  4. Mirtillo: anche questo frutto contrasta la ritenzione idrica, inoltre favorisce la diuresi ed è ricchissimo di acqua e benefici sali minerali.
  5. Yogurt: i suoi fermenti lattici evitano gonfiori addominali e rallentamenti metabolici, inoltre è ricco di proteine che migliorano la flora batterica, oltre ad essere un alimento estremamente saziante.

Pancia gonfia: quando rivolgersi al medico?

È bene rivolgersi al medico, spiegano gli esperti dell’Humanitas Research Hospital, se il gonfiore addominale persiste nonostante gli accorgimenti alimentari e se è associato a diarrea, dolori addominali forti o persistenti, sangue nelle feci, cambiamento del colore delle feci, modificazione della frequenza delle evacuazioni, perdita di peso ingiustificata e dolore al petto.

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