Uno studio sul Dna appartenente a 20mila finlandesi ha portato all’identificazione di 26 variazioni del codice genetico potenzialmente dannose per la salute cardiovascolare e metabolica. La ricerca è stata condotta da ricercatori della Washington University School of Medicine, in collaborazione con l’Università della California dell’Università del Michigan, oltre ad altre istituzioni tra cui diversi partner in Finlandia. Alcune di queste mutazioni “potrebbero alterare il rischio di una persona di sviluppare l’obesità, il diabete o livelli elevati di colesterolo“, sottolinea lo studio.
Sebbene questa analisi sia “solo un punto di partenza” per approfondire le conseguenze sulla salute delle mutazioni del Dna, lo studio “è una pietra miliare importante nel dimostrare l’efficacia di questo approccio di ricerca genetica sulla popolazione“, evidenziano gli scienziati. Delle 26 variazioni di Dna identificate, 19 sono ‘uniche’ per i finlandesi e il resto sono oltre 20 volte più frequenti in Finlandia rispetto ad altre parti d’Europa.
“La piccola popolazione di persone che per prima ha abitato questa parte del mondo – aggiungono gli scienziati – combinata con un’immigrazione relativamente scarsa, può aver aggiunto variazioni al pool genetico e spinto ad importanti mutazioni che si sono poi espanse, diventando molto più comuni rispetto ad altre popolazioni“.
“Ora possiamo approfondire i dati dei pazienti – osserva Adam E. Locke, Washington University School of Medicine, tra gli autori della ricerca – che sono estremamente ben caratterizzati attraverso il sistema sanitario nazionale finlandese per capire come queste varianti genetiche influenzano i fattori di rischio nelle persone che hanno queste mutazioni“.
Diabete, colesterolo alto e obesità: identificate mutazioni dannose
Alcune di queste mutazioni "potrebbero alterare il rischio di una persona di sviluppare l'obesità, il diabete o livelli elevati di colesterolo"
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