Secondo una ricerca del Beth Israel Deaconess Medical Center (Bidmc) di Boston, del Brigham and Women’s Hospital e l’Harvard School of Public Health pubblicato sull’American Journal of Medicine, consumare 2 tazzine di caffè non fa alcuna differenza per chi soffre di emicrania episodica, ma più di tre (o la stessa quantità di caffeina contenuta in bibite gassate o energy drink) aumentano il rischio di un forte attacco di mal di testa.
“Mentre alcuni potenziali fattori scatenanti dell’emicrania, come la mancanza di sonno, possono solo aumentare il rischio di emicrania, il ruolo della caffeina è particolarmente complesso, perché può scatenare un attacco ma aiuta anche a controllarne i sintomi“, precisa Elizabeth Mostofsky del Beth Israel Deaconess Medical Center, tra gli autori dello studio.
Secondo i ricercatori, “l’impatto della caffeina dipende sia dalla dose che dalla frequenza del suo consumo, ma poiché ci sono stati pochi studi prospettici sul rischio immediato di emicrania a seguito dell’assunzione di bevande contenenti caffeina ci sono prove limitate per formulare raccomandazioni dietetiche per le persone con emicrania“.
In conclusione, precisano gli scienziati, “sono necessari ulteriori lavori per confermare questi risultati, ma è un primo passo importante“.