Il turista francese Simon Gautier è disperso da 9 giorni nelle zone collinari del Golfo di Policastro: le ricerche sono scattate in seguito alla telefonata che lui stesso ha effettuato al 118 la mattina del 9 agosto. Di seguito la trascrizione.
Operatore 118: “Pronto 118 della Basilicata, con chi parlo e da dove ci chiama“.
Simon: “Non so, mi potete aiutare. Sono caduto, ho due gambe rotte“.
118: “Da quale città chiamate?“.
Simon: “Non so dove mi trovo, mi potete localizzare“.
118: “Non vi possiamo localizzare, siete in casa, per strada, da solo?“.
Simon: “In realtà sono in campeggio, o meglio sto camminando da solo“.
118: “Da dove è partito, lei come si chiama?“.
Simon: “Sono Simon Gautier, sono francese“.
118: “Lei è caduto in una scarpata o in pianura?“.
Simon: “No, in scarpata, mi potete aiutare?“.
118: “Mi sa dire la zona, Basilicata o in Campania“.
Simon: “Sono partito questa mattina da Policastro verso Napoli“.
118: “Quindi da Policastro verso Napoli, ma su che strada?“.
Simon: “All’inizio c’era un sentiero poi l’ho perso“.
118: “Ora provo con i carabinieri a localizzare il cellulare. Tenga libero il suo cellulare. Va bene?”
Simon: “Si, si“.
Si conclude così la conversazione: da quel momento non si hanno più notizie del turista francese.
Escursionista disperso in Cilento, Galli (AIGAE): “Non è esperto, lo dimostra la sua telefonata”
“Il fatto stesso che non abbia saputo fornire la sua posizione esatta dimostra che non è esperto“, spiega all’AdnKronos Davide Galli, presidente dell’AIGAE, l’associazione italiane delle guide ambientali ed escursionistiche, riferendosi alla richiesta di soccorso via cellulare di Simon Gautier, lo studente francese di 27 anni disperso da 9 giorni in Cilento. “La prima cosa che impara un escursionista è la cartografia, tradizionale e con l’utilizzo di strumentazioni: in questo caso, sarebbe bastato dare la posizione in Gps, che non richiede copertura della rete internet ma funziona con collegamento satellitare. Difficile il giovane che non avesse uno smartphone abbastanza recente, e per recente intendo degli ultimi 5 anni. Fornire la posizione in coordinate avrebbe aiutato. Ora, il campo delle ricerche è stato ristretto a 20 km, che sono comunque un’enormità“.
“Sono zone isolate, lontane dai centri abitati e quel tipo di sentiero costiero nasconde pericoli invisibili, forre e cavità, percorsi frammentati. Questo rende ancora più preoccupante la telefonata arrivata, perché dall’audio si capisce che ha preso un sentiero non indicato, quindi ancor meno frequentato“.
“Pensiamo che Gautier possa probabilmente essersi addentrato proprio in una zona poco battuta“.