Un primo canadair finanziato con gli aiuti d’urgenza decisi lunedì dal G7 è decollato ieri dalla regione latinoamericana in direzione del Paraguay, in coordinamento con il Cile. Lo ha annunciato oggi l’Eiseo. Altri decolleranno dalla regione “nelle prossime ore soprattutto verso la Bolivia”, ha precisato la presidenza francese. Una valutazione iniziale delle esigenze dei Paesi amazzonici, effettuata dal Cile, ha identificato la necessità di noleggiare dei canadair per irrigare le zone degli incendi, secondo Parigi. Le operazioni finanziate dal G7, che ha annunciato lunedì lo sblocco d’urgenza di 20 milioni di dollari, sono coordinate dal Cile.
Per il momento, non si menzionano dell’invio di bombardieri d’acqua in Brasile, in attesa di una risposta del presidente Jair Bolsonaro. Quest’ultimo inizialmente aveva rifiutato il sostegno finanziario del G7, chiedendo che Emmanuel Macron, che secondo lui le aveva dato del “bugiardo”, “ritirasse i suoi insulti”. Il presidente brasiliano ha quindi accettato l’aiuto del G7 martedì a determinate condizioni, quindi ha rinnovato le sue richieste al presidente francese mercoledì, che si è astenuto dal rispondere.
Oltre agli aiuti già annunciati da diversi Paesi, si sono fatti avanti gruppi privati, come LVMH (che ha promesso 10 milioni di euro) e Airbus, che fornirà elicotteri, ha reso noto l’Eliseo. Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha discusso sempre oggi l’idea di organizzare a margine dell’Assemblea generale a settembre un incontro dedicato alla situazione in Amazzonia, la più grande foresta pluviale del mondo.