Incendi Amazzonia: Bolsonaro autorizza ufficialmente l’uso dell’esercito e promette tolleranza zero

Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha firmato un decreto che autorizza l'uso delle forze armate per combattere gli incendi e promette tolleranza zero
MeteoWeb

Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha firmato un decreto che autorizza l’uso delle forze armate per combattere gli incendi nella foresta amazzonica. Secondo quanto riferito da Agencia Brasil, il decreto si applica sulle aree di frontiera, le terre indigene, le unita’ federali di conservazione ambientale e altre zone dell’Amazzonia legale, che copre gli stati di Acre, Amapa, Amazonas, Para, Rondonia, Roraima e parte degli stati del Mato Grosso, Tocantins e Maranhao. Secondo il testo, l’uso dell’esercito sara’ autorizzato solo su richiesta del governatore di ogni Stato della regione.

Il periodo di impiego delle forze armate per spegnere gli incendi va da oggi fino al 24 settembre. Il governo brasiliano non ha riportato il numero di militari che potrebbero essere impiegati nelle azioni antincendio. Secondo il decreto, spettera’ al ministro della Difesa, Fernando Azevedo, definire “l’assegnazione dei mezzi disponibili e i comandi che saranno responsabili dell’operazione“.

Per aiutare a domare gli incendi in Amazzonia, diventati ormai una crisi internazionale, Jair Bolsonaro ordina l’invio dell’esercito e promette tolleranza zero nei confronti dei piromani. “Noi siamo un governo con tolleranza zero nei confronti del crimine e nel campo dell’ambiente non c’e’ differenza: noi agiremo in modo deciso per mettere sotto controllo gli incendi”, ha detto, in un discorso televisivo, il presidente brasiliano che è stato duramente criticato per non aver protetto la foresta amazzonica.

Incendi Amazzonia: Trump offre il suo aiuto a Bolsonaro

Prendendo le distanze dalle critiche al Brasile che arrivano da altri leader del G7, Donald Trump ha telefonato a Jair Bolsonaro per offrire aiuto in Amazzonia e ribadire la solidità dei rapporti con il presidente di estrema destra brasiliano. “Ho appena parlato con Jair Bolsonaro – ha twittato Trump prima di partire per il vertice del G7 in Francia – le nostre prospettive future di commercio sono molto eccitanti ed i nostri rapporti sono forti, forse più forti che mai. Gli ho detto – ha concluso – che se gli Stati Uniti possono aiutare con gli incendi in Amazzonia, noi siamo pronti a farlo”.

Incendi Amazzonia: chiesta riunione Otca

Di fronte al dramma degli incendi che stanno devastando la foresta amazzonica, il presidente boliviano Evo Morales ha chiesto ieri una riunione urgente dei ministri degli Esteri dei Paesi che integrano l’Organizzazione del Trattato di cooperazione amazzonica (Otca), la cui convocazione sembra pero’ essere difficile perche’ alcuni dei membri si rifiutano di partecipare per non trovarsi accanto ai rappresentanti del governo del Venezuela.

Partecipando ad una cerimonia militare, e mentre una regione sud-orientale boliviana e’ in emergenza per almeno tre grandi incendi Morales, riferisce l’agenzia di stampa Abi, ha detto: “Approfitto di questa opportunita’ per rivolgere un appello ai Paesi membri dell’Otca affinche’ si possa discutere non solo della congiuntura, ma anche per prepararci al futuro e per vedere come possiamo proteggere la nostra Amazzonia e la biodiversita‘”.

Da almeno due settimane vari incendi forestali hanno creato gravi emergenze in Brasile principalmente, ma anche in Bolivia e Paraguay. Nel suo intervento il capo dello Stato boliviano si e’ rammaricato, in allusione, ma senza citarlo, al Venezuela, che “alcuni Paesi dell’Otca mostrino meschinita’ e rifiuto di convocare la riunione” e “cerchino per questo pretesti riguardanti divergenze ideologiche”. L’Otca, creata nel 1995 e la cui sede e’ in Brasile, e’ una organizzazione intergovernativa integrata da otto Paesi: Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana, Peru, Surinam e Venezuela.

 

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