“Gli assurdi incendi e altre depredazioni criminali ora richiedono una presa di posizione adeguata e un’azione urgente”. Lo afferma la Conferenza Episcopale del Brasile dinanzi la terribile situazione che vive la foresta Amazzonica a causa degli incendi che continuano senza fermarsi. Il documento dei vescovi, firmato dalla presidenza della Conferenza episcopale, a nome di tutti i vescovi e inviato all’Agenzia Fides, denuncia che “non c’e’ piu’ tempo per discorsi politici”, esortando ad agire con prontezza ed efficacia per salvare il polmone verde del pianeta.
I Presuli del Brasile si rivolgono alle proprie autorita’: “Il popolo brasiliano, i suoi rappresentanti e i suoi servitori hanno la maggiore responsabilita’ per la difesa e la conservazione dell’intera regione amazzonica”. “E’ urgente che i governi dei paesi amazzonici, in particolare il Brasile, prendano serie misure per salvare una regione chiave nell’equilibrio ecologico del pianeta: l’Amazzonia. Questo non e’ il momento delle discussioni sui giudizi o degli indugi in parole”, sottolineano i vescovi, invitando a “alzare la voce” e ad assumere un atteggiamento profetico, prendendo esempio da Papa Francesco.
Nel testo si sollecitano tutti coloro che occupano posizioni di responsabilita’ in campo economico, politico e sociale dicendo: “Lasciateci essere guardiani della creazione”. “Costruiamo insieme un nuovo ordine sociale e politico, alla luce dei valori del Vangelo di Gesu’, per il bene dell’umanita’, della Panamazonia, della societa’ brasiliana, in particolare dei poveri di questa terra. Questo e’ indispensabile, per promuovere e preservare la vita in Amazzonia e altrove in Brasile. Nel dialogo lucido e nella comprensione, bisogna adesso alzare la voce”, conclude il testo.