Non c’è nessuna emergenza incendi in Amazzonia: la NASA smentisce i catastrofisti di tutto il mondo, mobilitati in una battaglia tutta politica che nulla ha a che vedere con l’ambiente e la natura. Tanti ignoranti che prima di tutto dovrebbero studiare la geografia, perchè l’Amazzonia non corrisponde al Brasile. La foresta amazzonica, infatti, è situata solo per il 65% del suo territorio il Brasile. Il rinamente 35% si trova in Colombia, Perù, Venezuela, Ecuador, Bolivia e piccole parti persino in Guyana, Suriname e Guyana francese, un dipartimento francese in Sud America. La NASA ha spiegato innanzitutto che gli incendi nel bacino dell’Amazzonia sono vicini alla media degli ultimi 15 anni. Nello specifico, il Global Fire Emissions Database (un progetto di ricerca che compila e analizza i dati della NASA) ha dimostrato come ci sia un’elevata attività di incendi (superiore alla media) nei territori boliviani, peruviani e colombiani della foresta, mentre in Brasile e in modo particolare negli stati di Mato Grosso e Pará ci sono addirittura meno incendi rispetto alla norma.
L’Earth Observatory della NASA nel suo sito ufficiale ha fatto il punto della situazione sugli incendi partendo da lontano, e spiegando innanzitutto come poco prima di metà Agosto sia arrivata in Amazzonia la “stagione degli incendi“. Un riferimento che già di per se’ dice tutto: “stagione” significa che è un evento ciclico e normale, che si ripete appunto ciclicamente. Ed è proprio così. “Nella regione amazzonica – spiegano gli esperti della NASA – gli incendi sono rari per gran parte dell’anno perché il tempo umido impedisce loro di iniziare e diffondersi. Tuttavia, a luglio e agosto, l’attività in genere aumenta a causa dell’arrivo della stagione secca. Molte persone usano il fuoco per mantenere terreni agricoli e pascoli o per sgombrare la terra per altri scopi. In genere, l’attività raggiunge un picco all’inizio di settembre e si ferma principalmente a novembre“.
Gli stessi esperti proseguono: “A partire dal 16 agosto 2019, un’analisi dei dati satellitari della NASA ha indicato che l’attività antincendio totale nel bacino dell’Amazzonia quest’anno è stata vicina alla media rispetto agli ultimi 15 anni“.
Nel video possiamo osservare l’evoluzione degli incendi nel mondo dal 2001 al 2019: è il miglior documento mondiale, che unisce gli sforzi internazionali per mappare l’emergenza dei roghi nel pianeta, e testimonia come in Amazzonia non ci sia alcuna emergenza.
Gli incendi nel mondo dal 2001 al 2019: nessuna emergenza in Amazzonia [VIDEO]
Che sia in buona o in cattiva fede, la battaglia mediatica in atto volta a screditare il Presidente brasiliano Jair Bolsonaro che l’anno scorso ha vinto le elezioni presidenziali non ha alcun fondamento scientifico. Sembra, al contrario, una speculazione politica – probabilmente legata ad importanti interessi economici e commerciali – soprattutto quando arriva da altri leader mondiali che hanno dimostrato di avere molto poco a cuore il tema della sostenibilità ambientale, guidando Paesi tra i maggiori inquinanti senza alcun provvedimento utile a mitigare gli effetti delle attività umane sulla salute del nostro Pianeta.
E anche le fotografie utilizzate da molti personaggi famosi, in realtà sono foto di incendi di svariati anni fa in vari luoghi del mondo.
L’importante è che l’uomo comune possa avere la possibilità di scindere la realtà delle cose dalle fake news che continuano ad inquinare i mass-media in modo sempre più subdolo e pericoloso per la cultura dell’opinione pubblica.