Da tempo le fiamme stanno devastando l’Amazzonia, rendendo il polmone verde più grande del nostro globo terracqueo una landa desolata di cenere e CO2. Di recente, una fonte dell’Eliseo a margine del vertice di Biarritz ha annunciato un massiccio aiuto economico per il Brasile pari a 2 milioni di dollari da parte del G7 per sostentare, in particolar modo, il dispiegamento di Canadair nella regione. Eppure, come aveva suscitato speranza questo mastodontico ausilio economico, allo stesso tempo ha destato scalpore il netto rifiuto da parte del presidente del Brasile Jair Bolsonaro. I motivi del rifiuto sono stati chiari: stando alle parole del presidente, i roghi dell’Amazzonia sono sotto controllo e non c’è alcun bisogno di sostentamento economico per le devastazioni nel territorio.
“Il Brasile è un Paese democratico e libero che non ha mai avuto pratiche colonialiste e imperialiste, che è forse l’obiettivo del presidente francese Macron”
Ha fatto sapere il capo di gabinetto di Bolsonaro, Onyx Lorenzoni, dopo l’attacco ricevuto dal presidente Macron nei giorni scorsi, su Twitter.
“Apprezziamo l’offerta, ma forse quelle risorse sono più utili per il rimboschimento dell’Europa. Macron non può nemmeno evitare un incendio prevedibile in una chiesa che è un sito del patrimonio mondiale, cosa intende insegnare al nostro Paese?”
Un’evidente provocazione, quella di Lorenzoni, che ha fatto anche un esplicito riferimento a quanto successo a Notre-Dame.