Microplastiche ovunque: si trovano persino nell’acqua che beviamo, da quella potabile del rubinetto a quella acquistata in bottiglia fino a quella della sorgente, e possono chiaramente rappresentare un serio pericolo per la salute. Lo spiega l’Oms, Organizzazione mondiale della sanità, che lancia un appello: le microplastiche sono ancora poco studiate e abbiamo “urgente bisogno di sapere di più sul loro impatto sulla salute”.
L’Oms ha pubblicato il rapporto “Microplastics in Drinking Water”. I potenziali pericoli associati alle microplastiche presenti nelle acque, osserva l’Oms, sono di tipo fisico (legati al loro accumulo) e chimico (legati alla tossicita’) ma vi è anche la possibilità che possano essere veicolo per l’ingestione di microbi patogeni. Dagli esperti Oms sono stati identificati solo nove studi che hanno misurato le microplastiche nell’acqua potabile e, nei singoli campioni, hanno riportato da 0 a 10.000 particelle/L. Tuttavia i dati disponibili sono “estremamente limitati” e “pochi sono completamente affidabili”, poiché “effettuati con diversi metodi di campionamento e analisi”.