AICA (Associazione Internazionale per la Comunicazione Ambientale) in collaborazione con ERICA Soc. Coop. e European Research Institute (ERI) ha campionato il fiume più lungo d’Italia alla ricerca di frammenti di plastica. Secondo lo studio “Un Po di plastica”, condotto grazie all’evento sportivo e di sensibilizzazione ambientale “Keep Clean and Run”, ogni secondo il Po riversa in mare 11.107 frammenti di plastica di dimensione media intorno ai 5 mm e dal peso medio di 11 mg.
Significative quantità di rifiuti marini (marine litter) appaiono nei nostri mari e sulle nostre spiagge. Il 95% di questi rifiuti è rappresentato dalla plastica. Tra le 70 e le 130 mila tonnellate di microplastiche finiscono nei mari d’Europa ogni anno ma è il Mar Mediterraneo il principale ser- batoio. Nel Mare Nostrum, che rap- presenta solo l’1% delle acque mon- diali, si concentra il 7% della micro- plastica globale.
Eppure solo il 20% della plastica che si ritrova in mare proviene dalla co- sta. Il resto, ovvero l’80%, è prodotto da fonti terrestri. E a trasportare questi rifiuti in mare ci pensano i fiumi. Il fiume principale in Italia è il Po. Esso si articola per 652 km attraver- sando quattro regioni: Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Ve- neto. L’iniziativa “Il Po d’amare”, un progetto promosso da Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, Corepla e Castalia, ha voluto raccogliere la plastica nel Po per dimostrare l’alta concentrazione di tale materiale nel fiume più lungo d’Italia. L’espe- rimento ha raccolto 92 kg di pla- stica in quattro mesi.
Si tratta per lo più di macroplastica, ovvero di frammenti superiori ai 5 mm. La novità proposta durante il Keep Clean and Run è stata quella di analizzare le acque del Po. Un team di ricercatori guidati daFranco Borgogno dell’European Re- search Institute ha prelevato cam- pioni di acque del fiume in 6 tratti lungo il percorso di Roberto Cavallo. Una successiva analisi in laboratorio dei campioni ha permesso di de- terminare quantità e qualità della microplastiche presenti.