Previsioni Meteo, dopo il break di Ferragosto torna l’anticiclone Nordafricano: di nuovo tanto caldo da Nord a Sud [MAPPE]

Non si arrende il flusso subtropicale, traghettatore di caldo e stabilità. Dopo Ferragosto, esattamente dal 18 al 23, punterà di nuovo l'Italia. Parte del Nord più scoperto con temporali
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Il caldo tornerà alla ribalta. Questo il responso delle ultime corse modellistiche. Dopo la pausa di Ferragosto, con temporaneo avvento di cavo d’onda nordatlantico e fase climatica quindi più mite e con temperature più o meno delle medie stagionali, tornerà il caldo sopra norma.

A favorirlo nuovamente sarà un riassorbimento del fronte nordatlantico verso le medie alte latitudini, semmai un orientamento del suo asse, in qualche fase,  potrà spingersi verso il Golfo di Biscaglia e il Nord della Spagna, manovra che potrà incentivare oltremodo il promontorio subtropicale verso il Mediterraneo centrale e l‘Italia.

Il periodo più propenso a una nuova onda calda andrà dal 18 al 23 agosto. Una settimana, o quasi, a iniziare da domenica prossima, in cui le temperature torneranno a lievitare da Nord a Sud su tutto il Paese, portandosi su valori superiori alla media di 4/5°C. 

Di nuovo, quindi, tanto caldo al Centro Sud e tempo stabile, soleggiato e con assenza di piogge.

Le temperature massime potrebbero raggiungere (seppure non costantemente durante tutto il periodo esaminato, bensì nelle fasi clou del caldo,  verosimilmente tra il 20 e il 22 Agosto) punte massime intorno ai +30/+35°C sulle pianure del Nord, +34°C/+37°C su quelle centro meridionali. Al Centro Sud, tuttavia, potranno esserci delle aree, come quelle interne laziali e toscane, le pianure fra il Casertano e il Beneventano in Campania, le pianure fra il Nord della Puglia e l’Est Lucania e le aree interne delle isole maggiori, dove le punte estreme potranno tornare ad approssimarsi ai +38°C/+39°C. Quindi, caldo di nuovo significativo, magari solo un “pelino” meno rispetto ai valori estremi di questi giorni.

La disposizione dell’asse sembra lasciare ancora una volta abbastanza scoperti i settori alpini e prealpini, ma anche localmente le medie alte pianure del Nord, specie centro-orientali, dove, quindi, dovrebbe avere luogo una costante e moderata instabilità temporalesca, talora con fenomeni anche intensi.

 

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