Previsioni meteo, l’estate entra in crisi: rovesci e temporali per 7/8 giorni [DETTAGLI e MAPPE]

Tutta la fine di agosto potrebbe essere contrassegnato da una instabilità pomeridiana frequente e spesso anche accesa: ecco l'evoluzione per l'ultima settimana del mese
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I promontori stabili e caldi nordafricani che hanno contraddistinto gran parte di questa estate potrebbero essere giunti all’epilogo della loro azione. Beninteso, non stiamo dicendo che l’estate è finita, anche perché i valori di pressione, specie in  prossimità del suolo, si manterranno medio-alti e non esageratamente depressi risulteranno anche quelli alle medie quote atmosferiche. Pur tuttavia, proprio in quota, una falla barica sarà pressoché insistente in corrispondenza dei settori centro occidentali del nostro bacino, grazie a infiltrazioni umide atlantiche che costantemente continueranno a compromettere il campo barico.

Circa il quadro barico, più nello specifico, l’insieme delle simulazioni propende, come del resto prospettato anche nei giorni scorsi e, quindi, senza grossi mutamenti nella tendenza, per un progressivo spostamento delle anomalie anticicloniche verso il Centro Est Europa, mentre un canale depressionario più pronunciato prenderebbe piede tra la Gran Bretagna e l’Atlantico orientale. Oltre a questo flusso instabile che lungo l’ascendente depressionario veicolerebbe nuclei instabili e umidi verso il Nord Italia con piogge e temporali diffusi, si prospettano anche isolamenti di nuclei instabili tra i settori meridionali iberici, Stretto di Gibilterra e aree settentrionali del Nord Africa fino anche alle nostre isole maggiori. Saranno questi altri centri di vorticità positiva, quindi contraddistinti come depressioni, a influenzare il resto della penisola a iniziare appunto dalla Sardegna, anche Sicilia e verso il Centro Sud Appennino.

Insomma, prospettive di instabilità soprattutto diurna e in prossimità di rilievi, abbastanza persistente per almeno 7/8 giorni se non di più, ma poi questo lo vaglieremo con le analisi successive sul lungo periodo. Potrà capitare solo qualche giornata con instabilità più circoscritta o anche in gran parte assente, ma si tratterà di fasi interlocutorie, prospettandosi la gran parte dei pomeriggi all’insegna di rovesci e temporali diffusi. Ma vediamo le aree più esposte

Concentrazione delle maggiori piogge

In presenza di un flusso instabile di origine atlantica, naturalmente le correnti portanti medie per questa ultima settimana del mese saranno occidentali o meridionali. Le aree più esposte a esse saranno principalmente quelle settentrionali e centro-occidentali del Paese, quindi anche le isole. Tuttavia, sui settori costieri e su quelli pianeggianti più prossimi alle coste, i fenomeni potranno essere più irregolari, anche meno frequenti e magari con prevalenza di aria asciutta e fasi soleggiate, fatta eccezione per le coste orientali sarde, quelle siciliane e del medio-alto Tirreno, tra Toscana e Lazio dove i fenomeni potrebbero essere più ricorrenti.

Tutte le aree appenniniche, invece, risulteranno esposte con maggiore frequenza ai rovesci e ai temporali diurni, naturalmente non ovunque, anche qui con un po’ di irregolarità, ma l’esposizione generale sarà maggiore. Le aree circoscritte in colorazione più chiara vedranno fenomeni irregolari alternati a fasi più soleggiate. Su quelle con colorazione più scura, i rovesci e i temporali potranno essere più ricorrenti e anche più intensi, in diverse fasi anche di forte intensità o violenti.

Uno sguardo, infine, al quadro termico che vedrà valori tra 1 e 3°C sopra media su quasi tutto il territorio nazionale, eccetto la Sicilia, la Sardegna il Sud della Calabria dove i valori si prospettano nelle medie.  Temporaneamente, soprattutto in presenza di fenomenologia diurna, valori leggermene sotto media per conseguenza del raffreddamento da instabilità.

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