Nella storia delle Terra, le eruzioni vulcaniche hanno periodicamente raffreddato il pianeta. Nonostante la maggior parte delle eruzioni non sia abbastanza grande da influenzare i modelli climatici globali, le eruzioni particolarmente grandi possono avere un effetto globale. Quando nell’atmosfera viene immessa una grande quantità di cenere, le particelle riflettono i raggi del sole verso la spazio, abbassando la temperatura sulla Terra. In un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters, gli scienziati hanno considerato la possibilità di replicare gli effetti di raffreddamento di un’eruzione vulcanica: un “vulcano artificiale“, “realizzato dall’uomo” per combattere i cambiamenti climatici.
“A nessuno piace l’idea di sperimentare con il nostro sistema climatico a scala globale. Anche se speriamo che questi approcci non debbano mai essere utilizzati, è molto importante comprenderli perché un giorno potrebbero essere necessari per aiutare ad alleviare la sofferenza”, ha detto Ken Caldeira, ricercatore della Carnegie Institution for Science. I ricercatori della Carnegie hanno collaborato con gli scienziati di Cina e India per determinare se la geoingegneria solare possa replicare gli effetti di raffreddamento di un’eruzione vulcanica. Gli scienziati hanno progettato un modello per mettere a confronto gli effetti di una singola eruzione vulcanica, che rilascia particolato che persiste nell’atmosfera per qualche anno, e il mantenimento a lungo termine di uno strato di aerosol nell’atmosfera.
Entrambe le strategie hanno prodotto temperature terrestri ridotte. Quando le polveri sottili si diffondevano nell’atmosfera e riflettevano i raggi solari verso lo spazio, la terra si raffreddava più velocemente rispetto agli oceani del pianeta. Tuttavia, nello studio, l’influsso di cenere a breve termine, cioè il vero vulcano, ha prodotto una differenza di temperatura più grande tra la terra e il mare rispetto al progetto di geoingegneria a lungo termine. Nonostante entrambi gli scenari abbiano prodotto precipitazioni totali ridotte, il maggior gradiente di temperatura causato dalla vera eruzione vulcanica ha determinato un calo maggiore per quanto riguarda le precipitazioni.
“Quando esplode un vulcano, la terra si raffredda molto più velocemente dell’oceano. Questo altera i modelli di pioggia in modi che non ci si aspetterebbe con un importante impiego di un sistema di geoinegneria”, ha detto Lei Duan (Carnegie). Nel complesso, gli autori sostengono che i loro risultati dimostrano che le eruzioni vulcaniche sono analogie imperfette per la geoingegeria e che gli scienziati dovrebbero essere prudenti nell’estrapolare troppo da loro. “Anche se è importante valutare le proposte della geoingegneria da una posizione informata, il modo migliore per ridurre il rischio climatico è ridurre le emissioni”, ha concluso Caldeira.