Il governo dello Stato di Amazonas, in Brasile, ha dichiarato lo stato di emergenza di fronte agli incendi boschivi favoriti dall’aumento della deforestazione, che il mese scorso è cresciuta del 278%, secondo i dati dell’Istituto nazionale per le ricerche spaziali (Inpe). “La misura mira a contenere i roghi che degradano la foresta, la nostra risorsa più importante“, ha affermato il governatore ad interim di Amazonas, Carlos Almeida Filho. Sulla base dei dati satellitari forniti dall’Inpe, il governo ha individuato 1.699 fonti di fuoco nella prima metà dell’anno, con un “preoccupante” aumento delle aree relativamente vicine alla capitale, Manaus. Il comune più colpito è quello di Apuì, a 453 km da Manaus, con 673 incendi. La segreteria statale dell’Ambiente ha riferito che a luglio si è verificata una crescita “esponenziale” degli incendi. Da parte sua, il presidente Jair Bolsonaro ha nuovamente appoggiato il ministro dell’Ambiente, Ricardo Salles, e ha respinto le critiche alla sua politica ambientale. La scorsa settimana il presidente ha licenziato il direttore dell’Inpe per aver rivelato i numeri della deforestazione in tutto il Brasile, aumentata del 278% a luglio e dell’88% a giugno. Nel frattempo, il governatore di Amazonas ha informato che il decreto dello stato di emergenza durerà per sei mesi. Secondo il governatore, al momento è escluso che venga richiesto il sostegno federale per affrontare gli incendi.
Stato di emergenza in Amazzonia, aumentano gli incendi a causa della deforestazione: 1.699 fonti di fuoco nella prima metà dell’anno
Il governo ha individuato 1.699 fonti di fuoco nella prima metà dell'anno, con un "preoccupante" aumento delle aree relativamente vicine alla capitale, Manaus
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