Raoul Bova, 48 anni, una carriera sempre in salita, uno degli attori più amati d’Italia, un papà modello. Cosa potrebbe mancare ad una persona così? La risposta sembra semplice e ovvia, ma non lo è. Nel 2012 l’attore incontrò su un set Rocio Munoz Morales, ovvero colei che sarebbe diventata la sua compagna e madre delle figlie Luna e Alma. Nel 2013 Bova divorziò da Chiara Giordano, dopo oltre dieci anni d’amore, e la separazione non fu indolore, soprattutto per via dei gossip e dello scontro con l’ex suocera Annamaria Bernardini De Pace.
Solo oggi, però, Raoul Bova ha ammesso di aver vissuto momenti molto difficili in quel periodo, segnati anche dalla depressione, e di aver dovuto per forza lavorare su sé stesso per migliorare il suo modo di approcciarsi al mondo e soprattutto per comprendere che non si può piacere a tutti e non si può sempre andare incontro alle necessità di tutti.
Oggi Raoul ha raggiunto il proprio equilibrio, è felice e soprattutto è consapevole che non ha senso apparire per ciò che non si è. Lo stato di inerzia e di profondo abbattimento vissuto da Bova qualche anno fa è solo un lontano ricordo: la lotta contro i demoni è vinta. Secondo l’attore, per la sua ripresa, è stato indispensabile l’intervento di un analista, ma è stata fondamentale anche la fede in Dio: “Tutto ciò che ho lo devo a Lui. Ci sono dei momenti nella vita in cui affronti delle difficoltà e sei solo davanti a Dio”.
«La depressione non è una condizione unica e omogenea. Esistono diverse forme nelle quali fattori biologici, psicologici e sociali intervengono in modo differente — spiega il professor Claudio Mencacci, direttore del Dipartimento di salute mentale e neuroscienze dell’Asst Fatebenefratelli Sacco di Milano —. Sono quindi più d’uno gli ambiti da tenere in considerazione. Esiste una predisposizione genetica ma è importante anche ciò che ci accade nella vita, già a partire dall’epoca fetale, e quindi, in senso lato, l’ambiente».
«Quando una persona è depressa non basta un semplice sforzo di volontà per stare meglio. È assolutamente fondamentale che la patologia, con tutte le sue sfumature, venga inquadrata con attenzione da uno specialista per poter personalizzare il trattamento. Oltre che sulla psicoterapia e interventi psicosociali, si può contare oggi su diversi farmaci che agiscono a diversi livelli e con differenti meccanismi. La scelta della terapia dipende dalla gravità della depressione».
Quali sono i sintomi della depressione?
– Marcata diminuzione di interesse per la maggior parte delle attività quotidiane
– Umore depresso per la maggior parte della giornata
– Perdita o aumento di peso/appetito
– Agitazione o rallentamento sia sul piano fisico sia su quello mentale
– Senso di fatica e perdita di energia
– Pensieri ricorrenti di morte o suicidio
– Difficoltà di concentrazione, attenzione e a prendere decisioni
– Insonnia e ipersonnia
– Autosvalutazione o senso di colpa eccessivo e inappropriato
Come prevenire la depressione?
– Avere un’alimentazione varia ed equilibrata
– Praticare una regolare attività fisica
– Avere un buon riposo notturno in termini di quantità e qualità (attenzione all’igiene del sonno)
– Imparare a identificare i propri valori e obiettivi esistenziali
– Ritagliarsi piccoli piaceri quotidiani
– Diversificare i propri interessi (famiglia, amici, lavoro, passatempi, ecc.)
– Costruire legami solidi e profondi (rete sociale)