Un team internazionale di ricercatori, che lavora all’Erasmus University Medical Center (Erasmus MC) nei Paesi Bassi, ha determinato che Skin Vision, la prima applicazione per il cancro della pelle con marchio CE e basata su ampi test clinici, ha una sensibilità del 95,1% nel rilevare le più comuni forme di tumore della pelle. La ricerca, pubblicata su Journal of the European Academy of Dermatology and Venereology (JEADV), ha valutato la precisione dell’applicazione per catalogare le lesioni della pelle. I ricercatori hanno scoperto che l’algoritmo di Skin Vision ha un’alta sensibilità nel rilevare un tumore della pelle e che può essere un valido strumento per la diagnosi precoce del tumore cutaneo.
Riconoscere subito il cancro della pelle
I tumori cutanei sono un problema crescente. Attualmente, ogni anno nel mondo si verificano 2-3 milioni di tumori cutanei non-melanoma e 132.000 melanomi cutanei. 1 tumore su 3 è un tumore della pelle. La buona notizia è che il 95% dei tumori cutanei possono essere curati con successo, se rilevati tempestivamente. Mentre i sistemi sanitari stanno adottando tecnologie più innovative, è sempre più evidente che le app per la salute possono aiutare a salvare delle vite. Skin Vision consente alle persone di avere la salute della propria pelle nelle proprie mani, trasformando lo smartphone in un dispositivo medico per la valutazione del rischio di tumore cutaneo. Finora, Skin Vision ha assistito nella ricerca di oltre 35.000 casi di tumore della pelle in tutto il mondo ed è riuscito ad indirizzare queste persone verso professionisti sanitari per ulteriori esami.
Il servizio ha il potenziale di catalogare quanti hanno bisogno di cure e potrebbe aiutare a ridurre sia il costo medio dei trattamenti che il numero di visite mediche non necessarie. La compagnia ha creato un portfolio di 1.200.000 utenti nel mondo e un database di 3,5 milioni di foto di macchie della pelle sospette e benigne. “Il campo delle app mobile per la salute per la valutazione del rischio di tumore cutaneo è in rapida evoluzione. È chiaro da questo e altri studi recenti basati su immagini cliniche che l’applicazione dell’apprendimento automatico in grandi database di immagini porta ad un’alta sensibilità nel distinguere tra i casi di tumori cutanei benigni e maligni”, ha detto Tiago M.C.D. Marques, ricercatore dell’Erasmus MC, tra gli autori dello studio.