Lotta al cambiamento climatico e sostenibilità saranno il focus della 74ª Assemblea generale delle Nazioni Unite. I lavori a New York si apriranno ufficialmente martedì, come di consueto con il discorso del segretario generale Antonio Guterres, seguito dal presidente del Brasile Jair Messias Bolsonaro e da quello americano Donald Trump. Ma già da oggi, si è discusso di clima con lo Youth Climate Summit a cui hanno partecipato giovani da tutto il mondo, inaugurato dall’attivista svedese Greta Thunberg e da Guterres, che del nuovo movimento di mobilitazione globale ha fatto una bandiera. Presente anche il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa.
Greta debutta all’Onu: “Noi giovani saremo inarrestabili”
A meno di ventiquattro ore dalle manifestazioni che hanno portato milioni di persone nelle strade di tutto il mondo, un esercito di giovani attivisti si è riunito alle Nazioni Unite per chiedere azioni radicali nella lotta ai cambiamenti climatici. A guidare l’armata dei leader del futuro c’è sempre lei, la 16enne svedese Greta Thunberg, che ha aperto i lavori dello Youth Climate Summit insieme al segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. “Ieri milioni di persone in tutto il mondo, soprattutto giovani, hanno marciato e chiesto vere azioni sul clima. Abbiamo mostrato che siamo uniti, e che noi giovani siamo inarrestabili“, ha detto Greta al Palazzo di Vetro, accolta da una vera e propria ovazione. “Spero sia un successo, voglio ringraziare il segretario generale per aver organizzato questo evento e aver invitato cosi tanti giovani attivisti“, ha proseguito l’attivista, anticipando che parlerà anche nella sala dell’Assemblea Generale lunedì, per il Climate Action Summit.
“Sono entusiasta per la leadership e il dinamismo dei movimento dei giovani per l’azione sul clima“, ha affermato da parte sua Guterres, dopo aver ascoltato Greta e altri attivisti provenienti da tutto il mondo. “Due anni fa, quando ho iniziato – ha proseguito -, ero molto scoraggiato. Ma a un certo punto ho capito che c’era uno slancio, in grande parte grazie al movimento dei giovani, che ha iniziato ad avere un impatto”. “C’è un cambiamento, anche se non ci siamo ancora perché il riscaldamento climatico corre più veloce di noi. E ci sono tante cose che dovrebbero accadere e non accadono. Ma c’è un cambiamento, e questo in gran parte è dovuto al coraggio con cui voi giovani avete portato avanti questo movimento – ha proseguito – arrivando a far sì che milioni di persone nel mondo dicano chiaramente che vogliono questo cambiamento e che i leader siano responsabili“.
Per l’attivista delle Fiji Kamal Karishma Kumar, se i governi non agiranno sul riscaldamento climatico, i giovani li sfiduceranno. Bruno Rodriguez, dall’Argentina, ha ricordato invece che i giovani attivisti stanno costruendo una nuova coscienza culturale, mostrando che non ci sono frontiere per la lotta al cambiamento climatico.
Clima: parlano i due giovani italiani al summit Onu
Al vertice ha preso parte anche il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, mentre a rappresentare l’Italia nella schiera dei leader del futuro ci sono Federica Gasbarro e Federico Brocchieri. “Sono prontissima, farò valere le mie idee e di tutti noi giovani perché essere qui è una bella responsabilità“, ha detto prima dell’inizio del Youth Climate Summit la studentessa romana 24enne. Federica vuole ribadire “ciò che sosteniamo da sempre, ossia che sono necessarie azioni drastiche, lungimiranti, affinché gli accordi di Parigi vengano rispettati, affinché ci si tenga al di sotto della soglia dell’1,5 gradi centigradi, affinché ci sia una vera decarbonizzazione dell’economia, del modo di trasportare persone e cose, insomma un vero e proprio cambio di rotta”. “Parlo a nome di tutti i ragazzi che ci tengono a vivere in un futuro prossimo – ha aggiunto – di veder crescere i propri figli e a non aver paura di respirare semplicemente aria perché non sanno cosa contiene”. “Il dialogo intergenerazionale c’è stato. A me hanno colpito tanto le parole del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres: ‘c’è già chi muore per il clima, continuate a lottare, il futuro è vostro’“, ha aggiunto.
Per Federico Brocchieri, 27 anni, romano, laureato in Ingegneria Ambientale ed Economia, ricercatore dell’Ispra in materia di clima: “è stato un incontro molto positivo. Hanno parlato ragazzi con progetti innovativi. È stata una bella mattinata, all’insegna della partecipazione dei giovani. D’altronde, questo evento chiede ai ragazzi di essere protagonisti. È segno che i giovani stanno passando dalle parole ai fatti. Non solo sollevare l’attenzione dei politici, ma anche fare proposte concrete“.
Climate Action Summit
Lunedì è in programma il Climate Action Summit, dove interverrà il premier Giuseppe Conte. Nel corso del vertice verranno presentate proposte e azioni concrete in nove coalizioni: l’Italia ha partecipato a quattro di queste, ma in particolare è stata in prima linea sin dall’inizio su quella riguardante la transizione energetica. Conte illustrerà l’agenda del governo, gli obiettivi nel medio e breve termine con cui l’Italia è in prima linea tra i paesi dell’Unione Europea sull’accordo di Parigi. E presenterà l’iniziativa su digitalizzazione ed efficienza energetica. Sempre lunedì, in concomitanza con il vertice sul clima, Trump ospiterà un evento al Palazzo di Vetro sulla libertà religiosa, e come fa sapere la Casa Bianca “inviterà la comunità internazionale a prendere misure concrete per prevenire gli attacchi contro le persone sulla base della loro religione o del loro credo”. Grande attesa per quello che dirà il presidente americano nella sala dell’Assemblea Generale martedì, e nel corso degli incontri a margine. Previsto per martedì pomeriggio anche l’intervento del premier Conte.
Mercoledì, invece, dal palco dell’Assemblea parlerà il presidente iraniano Hassan Rohani. La situazione nel Golfo sarà uno dei temi degli incontri tra i leader mondiali, così come il dossier libico. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio co-presiederà con il collega francese Jean-Yves Le Drian una riunione sulla Libia a cui parteciperà anche Guterres.