Ciclabilità nella Capitale d’Italia, WWF Roma: “Tanto necessaria quanto ignorata”

WWF Roma e Area Metropolitana prende posizione sulla situazione della mobilità ciclabile a Roma Capitale
MeteoWeb

Nel 2019 la campagna della Settimana Europea della Mobilità, che si sta svolgendo in questi giorni e che chiuderà domenica 22 settembre, punta i riflettori sulla sicurezza del camminare e andare in bicicletta in città. Il WWF Roma e Area Metropolitana è consapevole che non è cosa semplice nella Capitale d’Italia diventata nei decenni caotica e di difficile gestione e controllo del traffico veicolare privato.

Ma continuiamo a pensare – dichiara Renato Moro responsabile Mobilità del WWF per Roma e Lazio – che lo spostamento a piedi o in bicicletta debba rappresentare una modalità di trasporto attiva e possibile per i cittadini. Diventare una città ciclabile, un luogo dove la bicicletta può effettivamente essere utilizzata in modo efficiente per gli spostamenti necessari alla vita quotidiana, è un’aspirazione che deve essere concessa ad ogni realtà urbana. Negli ultimi tempi qualcosa è stato fatto. La ciclabile Nomentana, inaugurata recentemente, e le bike lanes di via Tuscolana sono due esempi che dimostrano che qualcosa si sta muovendo. Ma a nulla valgono questi sforzi se non si prevedono anche delle adeguate soluzioni che favoriscano la sicurezza nei punti di maggior conflitto con i pedoni e i veicoli a motore e una manutenzione programmata che le renda fruibili nel tempo. Non è raro vedere ciclisti che, pur in presenza di percorso ciclabile a disposizione, preferiscono utilizzare la carreggiata destinata ai veicoli a motore”.

bici romaCi sono fattori che devono cambiare ed è solo difficile e non impossibile, e il WWF ne propone intanto cinque:

  1. Attenuare il degrado urbano rigenerando la città utilizzando il verde urbano per supportare la mobilità lenta, migliorando la qualità dell’aria e mitigando le temperature estive
  2. Attuare misure di trasporto sostenibile e invitare le persone a sperimentare alternative all’auto.
  3. Armonizzare le varie componenti dello spazio urbano – pedone, bicicletta, mezzo motorizzato – e costruire un contesto favorevole alle “utenze deboli”.
  4. Promuovere comportamenti e relazioni al fine di incentivare ed attivare azioni per la promozione dell’uso della bicicletta per favorire i dipendenti di enti ed aziende che si impegnano ad utilizzare la bici per i tragitti casa – lavoro
  5. Promuovere il passaggio a una logistica urbana a zero emissioni nei centri delle città

La crisi climatica – aggiunge Raniero Maggini Presidente del WWF Roma e Area Metropolitana – è questione grave ormai acclarata a livello globale. Politiche sostenibili per la mobilità nelle nostre città sono una scelta obbligata, un atto di responsabilità al quale non possiamo sottrarci. Chi pensa alla bicicletta come un vezzo e non ad una delle scelte necessarie, rischia di allontanarsi dalle risposte che siamo chiamati a dare ora a nuove e future generazioni, di generare ritardi non più tollerabili. Pedalare può essere molto faticoso, soprattutto davanti a salite ed ostacoli talvolta di sola natura burocratica, ma non possiamo fermarci, i traguardi ai quali siamo attesi sono praticabili quanto urgente che li si raggiunga rapidamente.”

Siamo convinti – conclude la nota del WWF – che una maggiore diffusione della bicicletta, simbolo per eccellenza degli spostamenti a carbonio zero e del rispetto per l’ambiente, in sinergia con la modalità pedonale e con una riorganizzazione del trasporto pubblico, rappresenti uno degli elementi cardine nel perseguimento dell’obiettivo di una città più resiliente e vivibile, meno inquinata e maggiormente rivolta alle persone.”

Condividi