Tra i tanti discorsi su un’imminente catastrofe planetaria causata dalle emissioni di anidride carbonica, viene spesso ignorato un punto importante: il rinverdimento globale sta avvenendo più velocemente rispetto ai cambiamenti climatici. La quantità di vegetazione che sta crescendo sulla Terra aumenta ogni anno da almeno 30 anni. Le prove di tutto questo arrivano dai dati satellitari del Moderate Resolution Imaging Spectrometer della NASA e dagli strumenti dell’AdvancedVery High Resolution Radiometer della NOAA, che hanno aiutato a determinare l’indice della superficie fogliare (ossia la quantità della copertura delle foglie) sulle aree vegetate della Terra in uno studio condotto da 24 istituzioni di 8 Paesi e pubblicato sulla rivista Nature Climate Change nel 2016.
Tra un quarto e metà delle terre coperte da vegetazione del nostro pianeta hanno mostrato un notevole rinverdimento negli ultimi 30 anni circa, prevalentemente a causa dei crescenti livelli di anidride carbonica atmosferica. Il rinverdimento rappresenta un aumento delle foglie su piante e alberi equivalente come area a 2 volte gli Stati Uniti continentali. Lo studio ha attribuito il 70% di questo aumento all’anidride carbonica presente nell’atmosfera. Le foglie verdi utilizzano l’energia della luce solare attraverso la fotosintesi per combinare chimicamente l’anidride carbonica aspirata dall’aria con l’acqua e con i nutrienti estratti dal suolo per produrre zuccheri, che sono la principale fonte di cibo, fibre e carburante per la vita sulla Terra, riporta la NASA. Gli studi hanno dimostrato che le maggiori concentrazioni di anidride carbonica aumentano la fotosintesi, stimolando la crescita delle piante.
Il rinverdimento globale ha interessato tutti gli ecosistemi, dalla tundra artica alle barriere coralline al plankton, alle foreste tropicali, ma si manifesta in maniera più forte nelle località aride come la regione del Sahel in Africa, dove la desertificazione è stata ampiamente invertita. Questo perché le piante perdono meno acqua nel processo di assorbimento dell’anidride carbonica se la concentrazione di CO2 è più alta. Gli ecosistemi e le aziende agricole saranno soggette ad un minor stress idrico alla fine di questo secolo di quanto non lo siano oggi durante i periodi di scarse precipitazioni.
Ma di tutto questo non si parla quasi mai. Nel tentativo disperato di rimanere sulla strada dell’allarmismo, gli attivisti di questo ambientalismo estremo sostengono questo panico da cambiamenti climatici e fanno del loro meglio per ignorare questa verità. E quando non riescono ad evitare l’argomento, sostengono che il rinverdimento è un fenomeno temporaneo che sarà invertito entro l’ultima parte di questo secolo.