Ieri è stata la terza giornata dei Fridays for Future, il movimento mondiale ispirato dall’attivista svedese Greta Thunberg che ha portato milioni e milioni di giovani in tutto il mondo (oltre 1 milione solo in Italia) a scioperare contro i cambiamenti climatici e l’inadeguata, a loro avviso, azione dei governi per contrastarli. Qualche giorno prima, al summit sul clima dell’ONU, Greta aveva pronunciato un discorso molto forte, parlando di “persone che soffrono, che muoiono”, di “interi ecosistemi che stanno collassando” e di quanto siamo, a suo dire, “all’inizio di un’estinzione di massa”. Dopo aver delineato questi scenari catastrofici, ha detto che i giovani hanno iniziato a “capire il tradimento” degli adulti, che nel caso in cui dovessero fallire, non verrebbero perdonati per aver consegnato alle future generazioni un pianeta peggiore di quello attuale.
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Clima, i giovani chiedono un mondo migliore per il loro futuro ma è quello che sta accadendo grazie alla scienza e al progresso
I giovani scioperano per il clima chiedendo un futuro migliore: ecco perché il mondo che sta per essere lasciato loro in eredità è già migliore di quello che era in precedenza
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