Bufala o realtà? Sta facendo discutere sul web, all’indomani della manifestazione per il clima, la foto di Via Toledo, una delle strade più importanti di Napoli, invasa dai rifiuti. Lo scatto è stato condiviso da alcune pagine Facebook partenopee e rilanciato da altri canali che hanno erroneamente collocato a Roma o Milano la ‘location’ della foto. Sul tema sono intervenuti diversi portali web anti-bufale, i quali hanno messo addirittura in dubbio che la foto sia stata scattata nel corso del corteo ‘Fridays for future’, accusando gli utenti che l’hanno condivisa di voler solo mettere in cattiva luce i giovani seguaci di Greta Thunberg. Ma come sono andate realmente le cose?
Quindi, i giovani protestano in migliaia per chiedere un mondo migliore e poi sono loro i primi a inquinare l’ambiente lasciando di tutto e di più per strada? Se fosse tutto vero, sarebbe solo l’ennesima contraddizione di questa protesta contro il clima, che già ieri a Milano ha visto altri giovani bruciare un mappamondo di carta, emettendo fumo e cenere. Ma come? Non protestano contro i cambiamenti climatici e le emissioni di anidride carbonica?
Protestano contro le emissioni di anidride carbonica e bruciano una Terra di carta emettendo anidride carbonica
Eppure quegli “adulti” e quei potenti a cui sono indirizzate le proteste sono tra quelli che sostengono le manifestazioni. Forse il primo caso in cui i contestati si uniscono ai contestatori. In Italia, non mancano i politici e le personalità di spicco che si schierano dalla parte dei giovani. Il ministro dell’istruzione Lorenzo Fioramonti, che ha chiesto ai dirigenti scolastici di giustificare le assenze in occasione della giornata dei Fridays for Future di ieri, si è detto orgoglioso: “Sono molto orgoglioso di questi studenti che hanno deciso di mobilitarsi in Italia e in tutto il mondo per mettere la questione dei cambiamenti climatici al centro del dibattito politico dei leader globali e del nostro paese. Se non ci fossero stati loro probabilmente noi non parleremmo di questi temi oggi”. Peccato che i giovani chiedano un futuro migliore, quando quel futuro migliore è possibile solo attraverso la scienza e il progresso, che nel corso degli anni sono serviti a far progredire il nostro pianeta e la nostra economia.
Clima, i giovani chiedono un mondo migliore per il loro futuro ma è quello che sta accadendo grazie alla scienza e al progresso
Anche il premier Giuseppe Conte ha parlato di una “straordinaria partecipazione dei nostri giovani” alle marce per il clima, con una annotazione del tutto personale: “Mio figlio di 12 anni ha fatto il primo sciopero della sua vita, gliel’ho concesso. I giovani che hanno riempito le piazze sono sensibili al problema dei cambiamenti del clima e questo ci deve far ben sperare”.
Non è mancata la replica di Silvio Berlusconi, che ha ricordato come Forza Italia sia “il partito del lavoro” i M5s quello “degli scioperi. Ora hanno fatto scioperare anche i loro figli da scuola, ma tanto i loro figli, e parlo dei 5 Stelle, a scuola non vanno”.