Prevenire il diabete con un ottimo alimento autunnale: sembra infatti che i funghi siano un valido alleato nella lotta alla glicemia alta. Il diabete di tipo 2 è una delle patologie più diffuse, nonché un prodotto dell’alimentazione moderna: cibi raffinati, zuccheri industriali, vita sedentaria, hanno incentivato esponenzialmente i casi di diabetici.
La malattia, dal momento in cui viene diagnosticata, è raramente reversibile: ci si convive attraverso una cura permanete che nei casi più gravi può portare alla somministrazione di insulina. E’ proprio tale ormone, secreto dal pancreas, a regolare il livello di glucosio nel sangue. Quando però il pancreas non è in grado di secernere la giusta dose di insulina si va incontro al diabete mellito.
In una prima fase, definita pre-diabete, è possibile intervenire sullo stile di vita e sull’alimentazione per bloccare l’ascesa della patologia. Pertanto risulta fondamentale seguire alcuni accorgimenti e cercare validi alleati proprio nei cibi di stagione.
Tra gli alimenti autunnali meritano una menzione speciale proprio i funghi: per le proprie caratteristiche nutrizionali essi rappresentano un valido alleato contro il diabete.
Caratteristiche nutrizionali dei funghi
I funghi contengono poche calorie, non contengono grassi e sono un’ottima fonte di minerali, sopratutto fosforo, potassio, selenio e magnesio. Sono inoltre ricci di lisina e triptofano, vitamine del gruppo B e alcune sostanze antiossidanti. Sono anche alleati del sistema immunitario e cardiocircolatorio. I funghi porcini, per fare un esempio, contengono (su 100g di prodotto), 92g di acqua, 1g di carboidrati, 1g di zuccheri solubili, 3.9g di proteine, 0.7g di grassi e 2.5g di fibre, mentre 100g di funghi champignon contengono 4,3g di carboidrati, 2.5g di proteine e 0.1g di grassi. Si tratta quindi di alimenti altamente proteici, consigliati anche per chi soffre di diabete
Funghi champignon alleati contro la glicemia alta
Tra i funghi quelli da prediligere sono proprio i porcini e gli champignon: una ricerca, condotta dalla Pennsylvania State University, ha rivelato che quest’ultimi sono in grado di nutrire degli specifici microrganismi, già presenti nell’intestino, che regolano i livelli di glucosio nel corpo umano.
Margherita T. Cantorna, professoressa di Immunologia Molecolare presso il College of Agricultural Sciences della Penn State, ha spiegato che è in particolare prevotella, il microbo intestinale capace di originare acidi grassi a catena corta. Dalla ricerca è emerso che un aumento di prevotella, batterio intestinale coinvolto attivamente nella produzione di zucchero, può essere ricercato ingerendo circa 85g di champignon bianchi. : “Regolarizzare lo zucchero ha importanti implicazioni sia per il diabete che per altre patologie metaboliche”, ha sottolineato Cantorna.