“E vissero infelici per sempre”: ecco come sarebbero i personaggi delle fiabe Disney con inquinamento, deforestazione e guerra

Ecco come sarebbe la vita dei personaggi più amati delle fiabe Disney nella realtà, tra inquinamento, povertà e deforestazione
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“Ho pensato di togliere le principesse Disney dai loro paesaggi fiabeschi per catapultarle nel contesto urbano. Mi piace portare qualcosa fuori dal proprio elemento e metterlo in un ambiente diametralmente opposto al solito, per dargli un nuovo significato

Queste le parole di Jeff Hong, disegnatore di successo di storyboard, al quale è stato chiesto com’è nato il progetto Unhappily ever after, che è esattamente il capovolgimento della frase finale di ogni fiaba: “E vissero infelici per sempre”.

“La speranza è che le persone riflettano su quanto le loro decisioni quotidiane possano avere un profondo effetto sul nostro pianeta, e su cosa possiamo fare per contribuire a risolvere i problemi che lo affliggono. I personaggi Disney, con cui siamo cresciuti e dei quali ci siamo innamorati, ci aiutano a vedere sotto un’altra luce fatti con cui normalmente non proviamo connessioni perché avvengono altrove sul pianeta, e li rendono più vicini a noi”

Prosegue l’artista, che spera, spezzando il cuore dei suoi spettatori, di spingere le persone a rimettere assieme i pezzi del vero lieto fine, sia nelle fiabe che nella realtà, che ormai non conosce più i suoi contorni eterei e fiabeschi a causa di un’indifferenza sempre più dilagante. L’artista, dopo tutto quello che sta accadendo, non è riuscito a trattenersi ed ha fantasticato su come sarebbe la vita dei personaggi più amati delle fiabe Disney nella realtà, dando vita ad un collage digitale, inserendo fermi immagine tratti dai film d’animazione all’interno di fotografie trovate su internet o scattate personalmente.

“Una delle mie immagini preferite è quella di Lilo e Stitch che vivono per strada. I film Disney hanno sempre un lieto fine, ma nella realtà è molto probabile che Lilo e sua sorella perdano tutto e diventino senzatetto”

Conclude Hong.

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