Oggi è un Fridays for future, ovvero “come marinare la scuola con la scusa del Clima”

Ambientalismo deve essere tradotto in amore per l'ambiente, ma sempre con un occhio all'umanità e al necessario progresso di cui ha bisogno per sopravvivere, altro che Friday for future
MeteoWeb

Si chiama Fridays for future, ed è un modo facile, veloce e sicuro per marinare la scuola senza subire canzonature di sorta da parte di genitori e insegnanti. Perché ‘salvare il mondo dal cambiamento climatico’ – cosa peraltro fattibilissima solo grazie ad una manifestazione in piazza – è più importante che andare a scuola e imparare qualcosa di questo mondo, ovviamente. Ma attenzione, perché ciò che è scritto in queste prime tre righe vi sarà descritto come bigotto, come distruttivo, come frutto di un pensiero che non comprende la gravità delle situazione legata al Clima e soprattutto del pericolo che corre il nostro ambiente. Niente di più sbagliato. Se non altro perché questo giornale si chiama MeteoWeb e nasce proprio per parlare anche di Clima e di Ambiente.

Valerio Portelli/LaPresse

Ma MeteoWeb, come chiunque abbia un minimo di ragionevolezza e di buon senso, avversa tutto ciò che diventa ostentazione, tutto ciò che diventa dimostrazione inutile e fine a sé stessa. Ambientalismo non deve essere sinonimo di ritorno alle origini, perché il progresso non si può fermare, e nemmeno di ‘immobilità’, perché senza azioni dell’uomo sulla Terra non andremmo da nessuna parte. Ambientalismo deve essere tradotto in amore per l’ambiente, ma sempre con un occhio all’umanità e al necessario progresso di cui ha bisogno per sopravvivere.

Valerio Portelli/LaPresse

E non sono di certo delle manifestazioni come quella di oggi che cambieranno le cose, anzi: otterranno l’effetto contrario. Perché chi è già sensibile a questo tipo di tematiche diventerà più estremista, mentre chi non lo è si allontanerà ancora di più da questi concetti. Sono necessari approfondimenti, a livello scolastico,  sulle conseguenze del cambiamento climatico in corso. E’ necessario aprire gli occhi delle nuove generazioni (e anche di quelle vecchie), su un tema tanto delicato come quello del Clima e della prevenzione di disastri ampiamente annunciati. E non apriranno di certo gli occhi in un uggioso venerdì di settembre in cui non entreranno a scuola, mentre viaggiando a bordo di motorini inquinanti smanetteranno con il loro smartphone di ultimissima generazione.

Condividi