Funerali per i ghiacciai, 100 anni di allarmismi infondati e Greta Thunberg: così l’Apocalisse del clima è diventata religione

Gli allarmismi intorno alla questione clima non sono solo un fenomeno recente: già dal 1932, gli scenari proposti erano allarmanti con tutte le grandi città del mondo destinate a sparire
MeteoWeb

Nei giorni scorsi, in Svizzera si è tenuto un “funerale” per un ghiacciaio che sta sparendo. Centinaia di persone si sono riunite per “piangere” la perdita del ghiacciaio Pizol nelle Alpi Glaronesi, l’80-90% del quale si sarebbe sciolto dal 2006 ad oggi. Secondo quanto riportato dalla CNN, molti hanno preso parte alla “cerimonia” in formali abiti scuri da funerale. Ciò che è allarmante, ovviamente, è che se tutti i ghiacciai si sciogliessero, i crescenti livelli del mare inghiottirebbero le città costiere del mondo. Ma l’evento sulle Alpi svizzere è qualcosa di diverso: è come se l’ambientalismo declinato nelle sue forme più estreme si trasformasse quasi in una religione pagana, in cui un inanimato ghiacciaio è “morto” e gli esseri umani hanno organizzato una cerimonia in suo onore.

Greta Thunberg
AFP/LaPresse

E questo permeare con la religione i temi dell’ambiente e del clima è sempre più evidente con la frequente rievocazione della paura, dell’Apocalisse, dell’errore e dunque della punizione. Sono gli argomenti spesso presenti nei discorsi dell’attivista svedese per il clima Greta Thunberg, per esempio, mai come ora sotto i riflettori dopo il suo potente discorso al summit sul clima delle Nazioni Unite, in cui ha parlato di “estinzione di massa”, morte, sofferenza, “demonio” riferendosi ai potenti del mondo per la loro mancata azione sul clima, che i giovani di oggi non perdoneranno. Il suo discorso all’ONU è sembrato un avvertimento finale degno dei messaggi apocalittici della Bibbia: pentitevi o sarà giudizio climatico.

cambiamenti climaticiMa questi allarmismi intorno al clima non sono solo un fenomeno recente. Già nel 1988-1989, si parlava di “scenari drammatici entro pochi anni e di “aumento di temperature fino a 7°C nel prossimo secolo”. Addirittura un articolo del Jefferson City Post-Tribune del Missouri (vedi foto in alto) del 2 maggio 1932 riportava: “Solo un aumento di 2-3°C della temperatura media della Terra e potremo dire addio a tutte le grandi città della Terra”. “I ghiacciai si scioglieranno e gli oceani si innalzeranno” e città come “New York, Londra, Parigi, Philadelphia, Los Angeles, Washington e Shangai” saranno perse per sempre. Ma poi la Terra si è raffreddata di nuovo e i ghiacciai sono ricresciuti negli anni del 1970.

Di certo, il tema del riscaldamento globale merita e deve essere approfondito dalla scienza, ma non deve essere visto con questo spirito in cui sembra che l’uomo sia il demonio contro il bene della natura.

Clima, annunci apocalittici per il Global Warming ma la scienza certifica che il vero problema letale è il freddo

Condividi