Piange, scalpita e si dispera: il fallimento di Greta è totale. E intanto i cambiamenti climatici incombono

I fenomeni estremi aumenteranno e i morti non si conteranno più in singole unità, ma nell'ordine delle migliaia: Greta poteva risvegliare le coscienze, ma ha fallito
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Piange, Greta. Si dispera e scalpita. D’altronde ha 16 anni e i ragazzini immaturi a quell’età fanno proprio così. Dispiace giungere a questa conclusione, perché in lei e nel suo movimento avevamo riposto molte speranze. Sembrava la persona giusta al momento giusto: i cambiamenti climatici ci stanno piombando addosso portandosi dietro tutto il loro strascico di incertezze e di punti interrogativi per il futuro, e il mondo sembra essere troppo distratto, troppo indaffarato, per rendersene conto e per correre ai ripari prima che sia troppo tardi. Prevenire, sapere, conoscere, informarsi dovevano essere le parole d’ordine già da diversi anni, eppure non è stato e non è così. Ci voleva qualcosa o qualcuno che accendesse e puntasse i fari su ciò che sta accadendo a livello climatico e incitasse i potenti del mondo, ma anche la ‘semplice’ opinione pubblica, a rendersi conto del pericolo. Greta sembrava quella giusta.

AFP/LaPresse

Una ragazzina affetta da sindrome di Asperger (dunque forse più sensibile rispetto alla media), figlia di genitori (quasi) famosi, intelligente e istruita, che risveglia le coscienze e salva il mondo. Insomma, una specie di lieto fine da fiaba Disney. Peccato però che la vita non sia una favola e che, purtroppo, eroi ed eroine non esistano. E infatti, finita la magia e dissipatasi quell’aura di genialità che fino a qualche settimana fa ruotava intorno a Greta Thunberg, ecco che emerge tutta la sua inconsapevolezza adolescenziale e rovina tutto ciò che lei stessa e suoi sostenitori avevano ottenuto in mesi di lavoro.

Greta ThunbergCosa c’è di sbagliato nel discorso che Greta ha tenuto ieri al Climate Action Summit delle Nazioni Unite? Tutto. Dalle parole, ai concetti, al modo. “Avete rovinato il mio futuro” è una di quelle frasi vuote da usare come jolly in qualsiasi situazione un adolescente venga a trovarsi di fronte a degli adulti, e non spiega minimamente quale sia il problema. Il piagnisteo fatto da Greta ha fatto solo emergere parte del suo essere adolescente, ma non ha ottenuto altro scopo se non quello di allontanare chi l’ha ascoltata dall’obiettivo primario: far capire che i cambiamenti climatici incombono e che, se non preveniamo attraverso politiche mirate – ognuno costruita in base alle criticità dei singoli territori -, i fenomeni estremi aumenteranno e i morti non si conteranno più in singole unità, ma nell’ordine delle migliaia.

Greta era la nostra speranza. Era il ‘ponte’ perfetto tra gli esperti di climatologia e la popolazione mondiale. Ma ha fallito piangendo, scalpitando e addentrandosi in tematiche politiche delle quali una ragazzina, sebbene di un’intelligenza superiore alla media, non può sapere granché. E che lei non ne sappia molto, ieri, lo abbiamo visto tutti. Anche i ‘gretini’ se ne sono accorti.

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