L’Autorità europea per la sicurezza alimentare ha messo a punto gli studi volti ad individuare i valori di riferimento per la dieta di 34 nutrienti, come proteine, carboidrati e tutte le vitamine e i minerali. Si tratta di una revisione, avviata nel 2009, dei valori stabiliti negli anni Novanta e che si è conclusa con la pubblicazione dei valori guida su sodio e cloruro. Su questo aspetto, spiega una delle coordinatrici del gruppo di esperti Efsa, Agne’s de Sesmaisons-Lecarré, “siamo giunti alla conclusione che per la popolazione adulta 2 grammi di sodio al giorno sono sicuri e appropriati. L’assunzione in Europa da parte degli adulti è generalmente più elevata, e quindi i responsabili politici dell’Ue potranno utilizzare il valore di cui sopra per fissare eventuali obiettivi di riduzione della sua assunzione da parte della popolazione“.
L’EFSA ha dunque reso noti i valori aggiornati del quantitativo giornaliero di sodio e di cloruro (che, insieme, compongono il sale) consigliato, concludendo, con queste ultime due sostanze su un totale di 34, un lavoro relativo ai LARN (da Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti, chiamati anche DRV da Dietary Reference Values) durato ben dieci anni.
Nello specifico l’indicazione di 2 grammi al giorno di sodio è rivolta agli adulti, tra cui anche le donne in gravidanza e allattamento. Per i bambini i valori sono i seguenti: da 7 a 11 mesi 0,2 g/die; da 1 a 3 anni 1,1 grammi/die; da 4 a 6 anni 1,3 g/die; da 7 a 10 anni 1,7 g/die; da 11 a 17 anni 2 g/die.
Per il cloruro la situazione è più complicata perché mancano studi significativi, ma i valori sono stati dedotti in base a quelli del sodio, perché i due elementi sono sempre in stretto equilibrio. La conclusione è quindi che tra 7 e 11 mesi il DRV è 0,3 g/die; 1 e 3 anni 1,7 g/die; tra 4 e 6 anni 2 g/die; tra 7 e 10 anni 2,6 g/die, tra 11 e 17 anni 3,1 g/die, lo stesso valore consigliato agli adulti, comprese le donne in gravidanza e allattamento.