Governo Conte, al MEF torna un politico dopo anni di ministri tecnici: chi è Roberto Gualtieri

Politico puro, europeista convinto, Roberto Gualtieri è il nuovo Ministro dell'Economia e delle Finanze, prima di lui solo Tremonti, Amato, Colombo e Fanfani
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Dopo anni di tecnici, sarà nuovamente un politico a sedersi alla scrivania del Mef, ministero dell’Economia e delle Finanze. Il dem Roberto Gualtieri è il nuovo ministro dell’Economia. Europeista convinto, docente universitario, ha il profilo di un tecnico ma un passato da politico. Prima di lui, l’ultimo uomo di partito a occupare quella poltrona è stato Giulio Tremonti nel quarto governo Berlusconi (2008-2011).

In seguito sono stati solo tecnici: Mario Monti, Vittorio Grilli, Fabrizio Saccomanni, Pier Carlo Padoan (attualmente deputato Pd) e Giovanni Tria. E prima di Tremonti solo una sfilza di tecnici: per trovare un altro politico ‘puro’ alla guida dei conti di stato bisogna tornare indietro nel tempo fino alla Prima Repubblica, con governo De Mita del 1988-89 quando Giuliano Amato ricoprì la carica di ministro del Tesoro accanto a Emilio Colombo alle Finanze e Amintore Fanfani al Bilancio.

Ma chi è Roberto Gualtieri? Romano del quartiere Monteverde, classe 1966, è un uomo timido, riservato, uno studioso, come lo descrive chi lo conosce. Una laurea in lettere conseguita con 110 e lode e un dottorato di ricerca in Scienze Storiche, tesi su Commercio estero e sviluppo. Storico legato all’Istituto Gramsci, autore di diverse pubblicazioni, tra cui una sulle Istituzioni europee curata con Giulio Amato. Professore associato in Storia contemporanea all’Universita’ La Sapienza, editorialista e collaboratore di diversi quotidiani e riviste. E’ stato iscritto alla Fgci, l’organizzazione dei giovani comunisti del Pci. Ha militato per anni nei Democratici di Sinistra, ha fatto parte prima della segreteria di Roma e poi del consiglio nazionale, prima di contribuire a redarre il Manifesto per il Partito democratico e di entrare a fare parte della direzione del Partito nel 2008. Ex dalemiano, era nei ‘giovani turchi’, la corrente Pd guidata da Orfini. E’ stato per un periodo vicino a Renzi ma oggi e’ considerato vicino al segretario Zingaretti.

Nel 2009 e’ approdato a Strasburgo, sempre in quota Pd. E’ stato membro del team negoziale del Parlamento europeo per la creazione del Servizio Europeo per l’Azione esterna e per il Fiscal Compact. Ha preso parte tra il 2012 e il 2013 al gruppo di lavoro presieduto da Herman Van Rompuy per la riforma dell’Unione Economica e Monetaria. Tra gli eurodeputati piu’ influenti, per due volte presidente della commissione per i Problemi economici e monetari del Parlamento europeo, riconfermato in questa legislatura nell’incarico grazie a Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa che gli ha ceduto il posto nella circoscrizione Centro optando per il seggio siciliano. E’ membro del gruppo direttivo sulla Brexit nonche’ sherpa per le negoziazioni con la Gran Bretagna.

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