Mobilità sostenibile: dopo gli eBus FlixBus si avvia a testare i primi autobus a idrogeno

FlixBus continua a perseguire la visione di una rete di mobilità integrata sostenibile al 100%
MeteoWeb

Dopo aver introdotto i primi autobus interamente elettrici sulla lunga percorrenza, FlixBus, società leader del trasporto su gomma in Europa, avvia una collaborazione con Freudenberg Sealing Technologies per lanciare i primi autobus alimentati a idrogeno. Il progetto, coerente con la forte spinta alla sostenibilità che caratterizza l’operato dell’azienda in ben 30 Paesi, consacra il ruolo di pionere della mobilità green di FlixBus, prima fra le imprese della categoria a introdurre queste soluzioni innovative ed ecocompatibili per rispondere efficacemente alle esigenze dell’ambiente e della comunità.

FlixBus«FlixBus dispone già di una flotta estremamente green, e la scelta di viaggiare in autobus anziché con la propria auto consente di risparmiare circa l’80% delle emissioni di CO2[1]. Ciononostante, continuiamo a lavorare per rendere il nostro servizio sempre più sostenibile. Abbiamo già introdotto con successo i primi autobus elettrici sulla lunga percorrenza: ora, attraverso la collaborazione con Freudenberg Sealing Technologies per lanciare i primi autobus a idrogeno, vogliamo contribuire a un ulteriore svolta nella storia della mobilità», ha dichiarato André Schwämmlein, fondatore e amministratore delegato di FlixMobility.

Gli autobus a fuel cell (celle a combustibile) avranno un’autonomia di 500 km e indicatori di performance – quali potenza e accelerazione – in linea con gli standard attuali del trasporto in autobus a lunga distanza.

E-Bus, viaggi CO2-free e stile di guida green: così FlixBus riduce il proprio impatto sull’ambiente

La collaborazione con Freudenberg Sealing Technologies per lanciare il primo autobus a idrogeno segue di un solo anno l’introduzione dei primissimi e-Bus sulla lunga percorrenza in Francia e in Germania, un altro pionieristico progetto con cui FlixBus ha attuato un passo significativo nella direzione di una mobilità più sostenibile, obiettivo perseguito sin dal suo ingresso sul mercato.

FlixBus è infatti il solo operatore della mobilità che consente ai passeggeri di viaggiare a impatto zero, compensando le emissioni di CO2 della propria corsa attraverso una piccola donazione all’atto della prenotazione. Tale contributo viene devoluto ad Atmosfair, ONG impegnata nella realizzazione di progetti di protezione ambientale certificati a livello internazionale (per più info: flixbus.it/azienda/sostenibilita).

La possibilità di azzerare completamente l’impatto ambientale del viaggio si affianca, tra gli elementi che contribuiscono a fare di FlixBus una soluzione fortemente green, alla modernità della flotta, che risponde ai più recenti standard in fatto di innovazione, e al valore che attribuito alla sostenibilità nei training erogati ai conducenti, che FlixBus istruisce ad adottare uno stile di guida a basso impatto ambientale.

La sfida di FlixBus all’auto privata viene raccolta dagli Italiani: qualche dato sulla mobilità integrata

Ma l’attenzione di FlixBus alla tematica ambientale si estrinseca anche nel continuo lancio di collegamenti con stazioni ferroviarie, aeroporti e altri hub della mobilità per costruire una rete integrata di mezzi di trasporto collettivo e disincentivare l’uso dell’auto privata fra i passeggeri italiani, che dimostrano di stare accogliendo sempre di più questa sfida contribuendo a delineare un nuovo trend.

Ciò emerge, in particolare, dall’incremento di prenotazioni sulle rotte verso gli aeroporti italiani osservato  questa estate: tra giugno e agosto 2018, le tratte per Fiumicino e Orio e al Serio hanno registrato, rispettivamente, un incremento di passeggeri pari al 45% e al 70% rispetto allo scorso anno, mentre su quelle con Malpensa*, i passeggeri sono aumentati di sei volte rispetto all’estate 2018. Entrando nel dettaglio, si possono citare, a titolo di esempio, le relazioni Torino-Malpensa (+276% rispetto al 2018), Genova-Orio al Serio (+130%) e Napoli-Fiumicino (+62%).

[1] Istituto per l’Energia e la Ricerca Ambientale (IFEU), Heidelberg (2017): www.ifeu.de/positive-umweltbilanz-des-fernlinienbusverkehrs/

Condividi