“L’obiettivo è demolire i reattori nucleari del paese per evitare che possano verificarsi di nuovo disastri come quello di Fukushima”
Queste le parole del nuovo ministro giapponese per l’ambiente, Shinjiro Koizumi, che giungono, dirette e incontestabili, poco dopo la sua nomina di mercoledì scorso, successivamente a una ristrutturazione del gabinetto del Primo Ministro giapponese Shinzo Abe. Koizumi ha preso il posto di Yoshiaki Harada, che ha sconvolto gli ambientalisti a seguito della dichiarazione a riguardo dell’acqua radioattiva di Fukushima nell’Oceano Pacifico. Il primo ministro del Giappone, Shinzo Abe, ha l’obiettivo di riattivare i reattori in quanto persuaso del fatto che l’energia nucleare possa contribuire a ridurre le emissioni di anidride carbonica in Giappone, diminuendo la sua dipendenza da altri paesi per l’importazione di gas e petrolio.
Il Governo Giapponese desidera ottenere il 20% del fabbisogno energetico del paese mediante l’utilizzo del nucleare entro il 2030, anno nel quale dovrebbero “risorgere” ben 30 reattori. Di fazione contrapposta è il neo ministro dell’ambiente, che ha affermato, riferendosi ai reattori:
“Vorrei studiare come eliminarli, non come tenerli.Saremo condannati se permettiamo che si verifichi un altro incidente nucleare. Non sappiamo nemmeno quando si verificherà il prossimo terremoto”
Ha continuato il ministro, concludendo il suo discorso con tanti buoni propositi per l’ambiente.