“Biochimicamente, l’amore è come mangiare grandi quantità di cioccolato”
(John Milton)
Il 13 settembre è l’International chocolate day‘, il giorno dedicato al cioccolato, l’alimento che tutti adorano e sul quale vengono edificati la maggior parte delle tipologie di dolci. Tutti sappiamo che il cioccolato è buono, goloso e incredibilmente stimolante di quello strano mix sensoriale che si propaga nel corpo sotto forma di felicità. Eppure, non tutti sanno che il consumo di cacao e di cioccolato è associato ad effetti estremamente benefici per la pressione sanguigna, colesterolo e arterie. Tuttavia, non bisogna farne un uso eccessivo, in quanto ogni 100 grammi corrispondono 33 grammi di grassi e 500 di calorie, che potrebbero ottenere l’effetto contrario. In genere, per usufruire di tutti i “confort” salutari del cioccolato, si consiglia di non consumarne più di 20 grammi al giorno. E non solo: c’è anche da specificare che bisogna fare attenzione alla percentuale di cacao, che dovrebbe corrispondere al 60/70%. Quindi, ne rimarranno forse un po’ delusi gli amanti del cioccolato al latte e del cioccolato bianco, che dovrà accontentarsi dei grassi e di pochi benefici. Fate inoltre attenzione a non “abbinare” cioccolato e latte, in quanto potrebbe perdere tutte le sue proprietà antiossidanti. Pare che quest’ultimo catturi le epicatechine, impedendone l’assorbimento nell’intestino. In questa maniera si riducono gli effetti relativi alla cardio-protezione. Inoltre, il cioccolato fondente non va affatto bene per chi ha problemi di gastrite, reflusso gastroesofageo, ulcere e sindrome del colon irritabile. Anche in caso di mal di testa andrebbe evitato, in quanto vasodilatatore.
Un importante accorgimento è che il cioccolato contiene caffeina, dunque ai bambini non è consigliato ingerirne grandi quantità. Prodotto per la prima volta nella storia nel 1879 a Berna da Rodolphe Lindt, il cioccolato fondente è decisamente un alimento unico. La sua produzione prevede la miscela di una pasta di cacao, proveniente dai paesi di origine, con l’aggiunta di ingredienti o aromi e, per normativa della direttiva comunitaria risalente al 2003, la percentuale di cacao contenuta va specificata in etichetta. Naturalmente, vi sono anche delle controindicazioni, che vanno al di là del rischio di incappare nella dipendenza da cioccolato. Quindi: assolutamente vietato gli eccessi in gravidanza, allattamento o in caso di malattie particolari. Contenendo allergeni, sono state segnalate reazioni allergiche come l’allergia alimentare alla fenilalanina. Per non dimenticarsi l’avvelenamento da cioccolato, conosciuto anche come avvelenamento da teobromina è una reazione dell’organismo a una dose eccessiva dell’alcaloide teobromina, presente nel cioccolato, ma anche in altri alimenti, come tè, bibite e nei frutti dell’açaí.