Salute: le ipoglicemie “costano” 500 milioni l’anno, impatto su tutta la famiglia

"Ai costi diretti vanno poi aggiunti i costi indiretti provocati dagli episodi di ipoglicemia, legati a perdita di produttività e assenteismo"
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Le ipoglicemie sono responsabili di costi diretti e indiretti importanti. Sulla base di uno studio condotto in Italia e pubblicato su ‘Diabetes Therapy’, per le sole persone con diabete tipo 1 e tipo 2 trattate con insulina, si stima un costo annuale di circa 145 milioni di euro, dovuti da accessi al pronto soccorso, ricoveri in ospedale, ambulanza, visite mediche, strisce per automonitoraggio. Ma la spesa complessiva annuale attribuibile alle ipoglicemie supera largamente i 500 milioni di euro“. A dirlo è stato Antonio Nicolucci, Direttore del Coresearch – Center for Outcomes Research and Clinical Epidemiology, oggi a Barcellona in occasione del 55esimo congresso dell’Associazione europea per lo studio del diabete (Easd).
In realtà – specifica – l’importo complessivo è molto maggiore, perché questa stima non considera le ipoglicemie indotte da farmaci orali, che sono molto frequenti soprattutto nella popolazione anziana. Ai costi diretti vanno poi aggiunti i costi indiretti provocati dagli episodi di ipoglicemia, legati a perdita di produttività e assenteismo dal posto di lavoro sia delle persone con diabete sia dei familiari che le assistono. Nell’indagine Talk-Hypo“, presentata al congresso spagnolo, “un familiare su tre ha dichiarato che a causa delle ipoglicemie del proprio caro dorme meno, mentre uno su 4 deve ridurre l’orario di lavoro, evidenziando come l’ipoglicemia non abbia un impatto solo sulla produttività del malato, ma anche sui suoi familiari“.
In definitiva, considerando che i costi indiretti rappresentano circa il 50% dei costi totali, come documentato dallo studio Hypos condotto in Italia – specifica Nicolucci – la spesa complessiva annuale attribuibile alle ipoglicemie sfiora il mezzo miliardo di euro“.
Dalla mia esperienza quotidiana – ha aggiunto Daniela D’Onofrio, moderatrice di ‘Portale Diabete’ – posso confermare che in famiglia si discute poco dell’ipoglicemia. La persona con diabete è restia a parlarne principalmente perché non vuole far preoccupare i familiari, ma anche il senso di colpa, che scaturisce dall’idea che l’ipoglicemia sia insorta a causa di un suo errore nella gestione del diabete, gioca un ruolo importante. D’altra parte, i parenti non vogliono mancare di rispetto facendo troppe domande, generando in realtà un’incomprensione perché spesso questa discrezione viene vissuta dalla persona malata come mancanza di interesse. Sicuramente, parlare di ipoglicemie può aiutare a superare il problema e alleggerire il peso che comporta all’interno della famiglia“.

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