“La zona epicentrale e’ sempre quella della sequenza sismica iniziata 3 anni fa, il 24 agosto 2016 e culminata a fine ottobre dello stesso anno: la zona di faglia e’, quindi, ancora quella del Monte Vettore-Monte Bove“. Lo scrive il geologo Emanuele Tondi sul suo profilo su Facebook, commentando la scossa delle 2.02 della notte scorsa, di magnitudo 4.1 ed epicentro a Norcia ad una profondita’ di circa 8 chilometri, chiaramente avvertita nel Piceno, nel Maceratese e in provincia di Fermo. Alla prima scossa ne sono seguite altre, di magnitudo compresa tra 3.2 e 2: finora non sono stati segnalati danni agli edifici dell’area interessata. “C’e’ molta paura tra la gente“, ha raccontato il vice sindaco di Arquata del Tronto, Michele Franchi. Per il geologo Tondi, “si tratta di una ripresa della sequenza” iniziata nell’agosto 2016, “sempre possibile e che non era per nulla terminata“. “Negli ultimi 3 mesi, come nei mesi precedenti, si sono verificati numerosi terremoti, anche se molti non li abbiamo percepiti – ha concluso -. Purtroppo, la zona destabilizzata e’ molto grande e la sequenza di aftershocks lunga“.
Terremoto al Centro Italia, la faglia del Monte Vettore-Monte Bove fa ancora paura. L’esperto: “è ricominciata la sequenza del 2016-2017, purtroppo la zona è destabilizzata”
Terremoto al Centro Italia, continuano le scosse e cresce la preoccupazione
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