Le prime ricognizioni aeree sul nord delle Bahamas dopo il passaggio dell’uragano Dorian mostrano una situazione catastrofica. La tempesta ha sferzato per due giorni l’arcipelago con venti di 298km/h che le sono valsi la categoria 5 (la più alta). I venti violentissimi si sono combinati ad un’enorme Storm Surge, che ha quasi raggiunto gli 8 metri di altezza. La devastazione provocata da Dorian somiglia alle conseguenze di un’esplosione nucleare, come mostrano le immagini contenute nella gallery scorrevole in alto a corredo dell’articolo e i video in fondo.
Le isole Abaco hanno subito il peggio del mostro di categoria 5, con venti di 298km/h, mentre l’isola di Grand Bahama ha ricevuto venti di 233-282km/h che però sono stati bilanciati dallo stallo della tempesta sulla parte centrale dell’isola, dove è rimasta stazionaria per 36 ore. Tutta l’area è stata inondata da una Storm Surge fino a 6-8 metri. Infatti, le immagini radar dallo spazio in grado di penetrare la copertura nuvolosa mostrano grandi parti di Grand Bahama completamente sommersi dall’acqua.
Le ricognizioni aeree mostrano la desolante realtà delle conseguenze dell’uragano Dorian: le infrastrutture e le abitazioni sono quasi tutte distrutte su entrambe le isole, in alcune aree rase completamente al suolo. A Marsh Harbour, nelle isole Abaco, molti edifici e molte case sono stati ridotti in un cumulo di macerie. Altre case che non sono state rase al suolo hanno i tetti parzialmente o completamente divelti. Altre strutture, invece, sembrano essere sopravvissute ai forti venti con minimi danni strutturali. Il Leonard M. Thompson International Airport, situato a Marsh Harbour a circa 1,6km dall’oceano, è stato completamente sommerso dall’acqua. Qualsiasi albero rimasto ancora in piedi ha completamente perso le foglie, mentre detriti di ogni genere sono sparsi in tutte le direzioni.
“Gran parte dei danni somigliano a quelli causati da un forte tornado, soprattutto gli alberi rimasti senza foglie”, ha affermato Jesse Ferrell, meteorologo di AccuWeather. Infatti, le raffiche di vento più forti provocate da Dorian hanno raggiunto i 362km/h, secondo il centro meteorologico statunitense, ossia l’equivalente dei venti di un tornado EF4.
Josh Morgerman, uno dei “cacciatori di uragani” più attivi e prolifici del mondo, ha superato eventi estremi, come l’uragano Maria, ma dopo giorni senza comunicazioni che avevano fatto preoccupare l’intera comunità di “cacciatori di uragani”, ha inviato una serie di brevi tweet in cui racconta la sua dura prova con l’uragano Dorian: “Sì, sono vivo. Sono arrivato a Nassau. L’uragano Dorian: di gran lunga il ciclone più intenso che ho visto in 28 anni di “inseguimenti”. Avevo pensato di essere al sicuro in una scuola in cemento su una collina a Marsh Harbour. Ma ho pensato male. I venti hanno colpito l’edificio con la forza di mille mazze. Sono sgattaiolato fuori durante l’occhio per trovare la scuola prevalentemente distrutta, le auto nel parcheggio ribaltate e mutilate. Il barometro diceva 913,4hPa. Interi quartieri sono stati spazzati via dalla potente Surge più alta di qualsiasi cosa in memoria. Le aree sopra l’acqua hanno avuto danni catastrofici a causa del vento. Molte vittime riportate per annegamento, detriti volanti e case crollate. Centri medici sopraffatti. Un’assoluta catastrofe. Aiutate le isole Abaco”.
Il bilancio delle vittime è salito almeno a 7, secondo il governo, ma le notizie dei media locali di corpi che galleggiano nell’acqua alimentano le paure che il numero delle vittime possa aumentare vertiginosamente nei prossimi giorni. Nei giorni scorsi, il primo ministro Hubert Minnis ha dichiarato: “Siamo nel mezzo di una tragedia storica in parti delle Bahamas settentrionali. La devastazione è senza precedenti ed estesa”, definendo le immagini delle conseguenze riprese dai residenti come “strazianti”.
Ora finalmente Dorian ha iniziato a lasciare le Bahamas e le condizioni dovrebbero migliorare man mano che si allontana. Si sta ancora cercando di capire quale traiettoria seguirà ora. Dorian dovrebbe stare al largo della costa della Florida mentre si dirige verso nord. Tuttavia, non è ancora esclusa la possibilità di un landfall nelle Carolina.