L’Uragano Dorian sta colpendo gli Stati Uniti d’America risalendo l’east coast, al momento lungo le coste del South Carolina, dove ha già provocato inondazioni e blackout elettrici. Onde e forti piogge che precedevano la tempesta hanno inondato le strade deserte di Charleston dove in alcune zone sono caduti fino a 180mm di pioggia. Sul lungomare storico della città, i meteorologi prevedono che il livello delle acque possa raggiungere i due metri oltre la norma. Più di 260.000 case e aziende sono state private di elettricità la sera nella South Carolina e in Georgia, secondo un sito web specializzato che indica lo stato della rete elettrica. Nel suo ultimo punto della situazione ieri notte, il National Hurricane Center (Nhc) – con sede a Miami – ha individuato “l’occhio” di Dorian 60 chilometri a est di Charleston, con raffiche di vento fino a 160km/h. È stato dichiarato lo stato di emergenza in Carolina e in Virginia, con le scuole chiuse e i rifugi aperti: la Guardia Nazionale è in allerta e le autorità hanno invitato i residenti a prendere sul serio gli avvertimenti.
Intanto dalle Bahamas arrivano notizie drammatiche. Il Ministro della Sanità, Duane Sands, ha detto che il bilancio dei morti è “sconcertante”. Al momento sono 30 le vittime accertate, ma le autorità locali devono raggiungere intere aree di cui non hanno alcuna notizia per i vasti blackout elettrici e delle telecomunicazioni. Secondo le prime stime, i dispersi sarebbero diverse centinaia – forse addirittura migliaia – nelle isole di Grand Bahama e Abaco che si trovano in condizioni disastrose. “Dobbiamo preparaci a informazioni inimmaginabili sul bilancio dei morte e la sofferenza umana“, ha detto Sands. Tuttavia le immagini girate dall’alto sono eloquenti.
Uragano Dorian, le previsioni per i prossimi giorni: allarme massimo in Canada, poi arriverà in Europa
La tempesta continuerà a muoversi nelle prossime ore verso Nord, tanto che nel weekend arriverà in Canada colpendo in pieno, nella giornata di domani, la Nuova Scozia, poi l’isola del Principe Edoardo e infine, Domenica 8 Settembre, l’isola di Terranova. In modo particolare sulla Nuova Scozia, domani, potranno verificarsi fenomeni molto violenti. E’ già abbastanza raro che un Uragano risalga così in alto, ma Dorian non si fermerà al Canada: Lunedì 9 Settembre attraverserà l’oceano Atlantico per raggiungere l’Europa, lambendo la punta più meridionale della Groenlandia dove si verificheranno forti piogge con venti impetuosi e mareggiate. Martedì 10 Settembre i resti dell’Uragano Dorian, ormai declassato a Depressione Tropicale ma comunque ancora intenso, si abbatteranno sul Mare del Nord, tra Islanda e Regno Unito.
Le ripercussioni saranno importanti su tutto il continente europeo, e in modo particolare nel Mediterraneo centrale e quindi sulla nostra Italia. Tra Mercoledì 11 e Venerdì 13 Settembre proprio l’Italia sarà colpita da una violenta ondata di maltempo provocata da un vuoto barico innescato dalle correnti intense e perturbate di Dorian sul nord Europa: l’Uragano non arriverà direttamente sull’Italia, ma determinerà una serie di ripercussioni a catena che innescheranno nel nostro Paese fenomeni di maltempo violento altrettanto preoccupanti.
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