Se la foresta amazzonica venisse convertita interamente in pascolo, la quantità media di pioggia che cadrebbe sul Brasile diminuirebbe del 25%: la conclusione è di ricercatori statunitensi e brasiliani che hanno simulato come sarebbe il clima globale se l’Amazzonia fosse occupata dal bestiame in parte o totalmente, in diversi scenari. La diminuzione delle precipitazioni indicata dallo studio si aggiungerebbe a quella prevista in una parte del territorio brasiliano a causa del riscaldamento globale. Basato su modelli climatici fatti al computer, lo studio dà ragione all’argomento secondo cui l’agroalimentare brasiliano dipende dalla pioggia generata in Amazzonia.
E’ l’evapotraspirazione delle foreste che genera il vapore acqueo trasportato nel continente con i cosiddetti ‘fiumi volanti’. Senza alberi che li forniscono, rischierebbero di prosciugarsi. Se non contiene la deforestazione in Amazzonia, il Brasile avra’ difficoltà a mantenere la sua posizione di potenza agricola globale. La pioggia non è l’unico problema. “L’aumento della temperatura sarà catastrofico per il Brasile”, ha affermato alla Rivista Piaui’, Stephen Pacala, autore principale dello studio.