Farmaci antidepressivi ‘assolti’: se assunti correttamente da pazienti che ne hanno bisogno e sotto controllo medico sono medicinali sicuri. Si può sintetizzare così la conclusione di un maxi lavoro internazionale pubblicato su ‘Jama Psychiatry’, che ha esaminato i dati di 45 meta-analisi raccogliendo le evidenze di oltre mille studi, con un focus specifico sugli effetti di questa classe di prodotti. A guidare la ricerca – condotta da un team di scienziati da Europa, America, Canada e Asia – sono stati Elena Dragioti, ricercatrice di epidemiologia all’università di Linköping in Svezia, e Marco Solmi, medico, psichiatra e ricercatore presso il Dipartimento di Neuroscienze e il Padua Neuroscience Center dell’università di Padova.
“La prescrizione di antidepressivi è aumentata a livello globale, portandoli a essere tra le medicine più prescritte. Tuttavia, in letteratura vengono pubblicati risultati contrastanti sulla loro sicurezza“, è la premessa che ha ispirato la revisione. In gergo tecnico una “umbrella review”, che sui farmaci antidepressivi decreta così: “Attualmente nessun effetto negativo sulla Salute è supportato da evidenza con un grado forte di credibilità, secondo vari criteri oggettivi quantitativi”.
“Chiaramente la risposta a qualsiasi cura va sempre monitorata attentamente”, puntualizza Evangelos Evangelou, epidemiologo dell’università di Ioannina (Grecia) e dell’Imperial College Londra (Uk), ma i dati che emergono da questo studio rassicurano sulla sicurezza degli antidepressivi.
“La malattia mentale è associata di per sé a maggiori malattie fisiche quali malattie cardiovascolari per esempio, come emerge da molti studi – osserva Solmi – e la cura in particolare dei disturbi depressivi può invece aiutare chi ne soffre ad avere più attenzione per la propria Salute. Pertanto, attualmente – conclude l’esperto – i risultati di questo lavoro mostrano come non vi sia evidenza con un grado forte di credibilità che controindichi in termini assoluti la prescrizione di antidepressivi, in persone con disturbo depressivo”.