Sono state rilevate molecole di gas su 2I/Borisov, la cometa dalla provenienza interstellare scoperta lo scorso agosto: lo studio, condotto da un team della Queen’s University di Belfast, rappresenta una scoperta storica – spiega Global Science – in quanto si tratta della prima volta che gli astronomi sono stati in grado di individuare questi composti in un oggetto interstellare. Circa dodici giorni dopo la scoperta, il telescopio Herschel situato nelle Isole Canarie, ha puntato i suoi occhi sulla cometa alla ricerca di gas. Il primo tentativo è fallito a causa dell’eccessiva luminosità del cielo ma il secondo, quello di venerdì 27 settembre, ha avuto successo e gli scienziati sono riusciti ad utilizzare lo spettrografo del telescopio per misurare la debole luce emessa da Borisov.
Il gas rilevato era cianogeno, costituito da un atomo di carbonio e un atomo di azoto legati insieme. È un gas tossico se inalato, ma è relativamente comune nelle comete. Combinando questi risultati con le immagini della cometa ottenute dal telescopio Trappist-Nord in Marocco, il team è riuscito a rilevare la quantità di polveri che viene espulsa dalla cometa e fornire una stima delle dimensioni del nucleo. Le analisi delle polveri e di gas espulsi mostrano che gran parte della superficie della cometa è attiva. Borisov si è probabilmente formata circa 4,6 miliardi di anni fa come molte delle altre comete presenti nel Sistema Solare e proviene da un sistema stellare molto lontano.
Borisov è il secondo oggetto interstellare ad essere stato scoperto dopo Oumuamua nel 2017 e raggiungerà il perielio – il punto di maggiore vicinanza al Sole – a dicembre e con l’avvicinarsi di questa data sarà sempre più visibile agli occhi dei telescopi e nel corso del prossimo anno, potremo seguire la sua evoluzione mentre si allontana dal Sistema Solare. Lo studio di oggetti provenienti da stelle lontane è di grande interesse per le agenzie spaziali. Proprio all’inizio di quest’anno l’Esa ha approvato Comet Interceptor una missione robotica in programma per il 2028 che avrà come obiettivo il fly-by di una cometa di tipo interstellare.