Come abbassare colesterolo e pressione alta con il frutto simbolo dell’autunno

Come abbassare colesterolo e pressione alta con l'alimentazione? C'è un frutto particolare che può essere utile allo scopo, grande protagonista in autunno
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Abbassare colesterolo e pressione alta è possibile, e un grande aiuto arriva dall’alimentazione: c’è un frutto particolare, ad esempio, che può essere utile allo scopo, e che è anche un grande protagonista in autunno.

Il melograno (Punica Granatum) è una pianta della famiglia delle Punicaceae, originario di una regione geografica che va dall’Iran alla zona himalayana dell’India settentrionale e presente sin dall’antichità nel Caucaso e nell’intera zona mediterranea.
Simbolo di abbondanza e longevità sin dall’antichità, il melograno produce la melagrana, un pomo grande all’incirca quanto un’arancia, che presenta una dura scorza coriacea, all’interno della quale sono ammassati numerosi semi avvolti in una polpa carnosa, commestibile, acida o dolce, di colore bianco o rosso, situati in compartimenti formati da setti membranosi.

MELOGRANO 3

La melagrana, frutto tipico autunnale, abbassa i livelli di colesterolo nel sangue, protegge il cuore dalla formazione di placche aterosclerotiche, combatte l’obesità grazie alla sua funzione diuretica e drenante. Preserva l’elasticità dei vasi sanguigni e previene le malattie cardiovascolari, contiene acido ellagico e flavonoidi, con azione antitumorale, specie nei casi di tumore alla prostata, della pelle, del seno e dei polmoni.
E’ ricca di acido folico, prezioso in gravidanza per lo sviluppo del condotto neurale del feto, oltre a prevenire la comparsa di malformazioni del sistema nervoso centrale, abbassa la pressione sanguigna, attenua i disturbi tipici della menopausa.

Come consumare la melagrana? Sotto forma di succo, o aggiungendo i chicchi allo yogurt, oppure ancora nelle insalate, per condire la carne, il pesce, o per preparare torte e pasticcini.

Succo di melograno: un sorso di benessere per il nostro organismo

L’acido ellagico contenuto nel succo di melograno, combinato ai flavonoidi, previene e contrasta lo sviluppo delle cellule cancerogene nel tumore alla prostata, al seno e ai polmoni. I polifenoli, sostanze “scavenger” (spazzine), contrastano l’azione pericolosa dei raggi ultravioletti, prevenendo i tumori alla pelle.

Bevuto regolarmente, il succo di melograno agisce come anticoagulante naturale, aumenta il flusso di sangue verso il cuore e abbassa la pressione sanguigna; riduce il rischio di malattie cardiovascolari (aterosclerosi), protegge il cuore dalla formazione di placche aterosclerotiche e riduce l’ispessimento delle arterie, diminuisce il rischio di infarti ed ictus. Inoltre, migliora lo stato ossidativo di chi soffre di artrite reumatoide. Esercita un’azione antibatterica e gastro-protettiva, rafforza la barriera della mucosa gastrica, favorendo le funzionalità intestinali e, grazie alla sua azione astringente, è utile in caso di diarrea. Per via dei polifenoli in esso contenuti, che sono normalizzatori della resistenza insulinica, riduce il rischio di obesità. Essendo ricco anche di prolina, è utile a chi soffre di problemi cartilaginei, grazie alla metionina esercita un’azione antiossidante e per via della valina è impiegato per recuperare l’energia dopo l’attività sportiva.

Realizzare il succo di melograno in casa è semplicissimo: tagliate un melograno in quarti, usando un coltello, tenendo presente che esso produce circa mezza tazza di succo. Tenete il melograno tagliato al di sopra di un contenitore di plastica, togliendo i semi con le dita (un altro modo per togliere i semi è quello di immergere i pezzi di melograno in una scodella d’acqua per poi filtrarla e trattenere soltanto essi). Frullate i semi per ottenere il succo.

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