Il diabete si combatte a tavola: ne sono fermamente convinti medici e nutrizionisti i quali raccomandano di seguire un’alimentazione sana per prevenire la patologia del nuovo millennio. E tra gli alimenti amici, in grado di contrastare la glicemia alta, che si manifesta con un eccessivo livello di zuccheri nel sangue, vi è un ortaggio molto noto e dai più amato.
Si tratta della melanzana, appartenente alla famiglia delle Solanaceae e simbolo della tradizione gastronomica mediterranea.
“Con sole 18 kcal l’etto, la melanzana rappresenta una fonte eccellente di fibre, vitamine del gruppo B (B1 e B6) e potassio. Assicura anche rame, magnesio, manganese, fosforo e acido folico. Presenta anche un ampio spettro di composti fitochimici con effetti benefici sulla salute. L’acido clorogenico (acido 5-caffeolchinico), di cui la melanzana è uno degli ortaggi più ricchi insieme a pere, mele, carciofi e piccoli frutti, – spiegano gli esperti di Coldiretti – è il componente principale di tipo polifenolico, importante per la prevenzione di tumori e malattie cardiovascolari.”
“Inoltre, il colore così particolare di questo ortaggio è dovuto all’ampia varietà di antocianine presenti nella buccia che le conferiscono la pigmentazione violacea. La più abbondante – proseguono – è chiamata nasunina, un’antocianina antiossidante che riduce inoltre l’angiogenesi, processo di formazione di nuovi vasi sanguigni critica per la diffusione di metastasi tumorali. L’inibizione dell’angiogenesi previene diverse malattie oltre al cancro, come aterosclerosi e retinopatia diabetica, e la nasunina è una delle poche molecole su cui si è dimostrata questa attività. Inoltre questa molecola previene l’ossidazione dei lipidi nelle membrane delle cellule cerebrali, proteggendole e preservandone l’integrità.”
La melanzana nella lotta al diabete
La melanzana, per le sue proprietà organolettiche, è nota anche come valido alleato nella lotta alla glicemia alta.
“Anche oltreoceano, – continuano gli esperti di Coldiretti – le associazioni americane di lotta contro il diabete consigliano nella dieta le melanzane proprio per il controllo del diabete di tipo 2. La motivazione dietro questa indicazione è l’elevato contenuto in fibre e il ridotto contenuto di carboidrati solubili delle melanzane. Allo stesso tempo un’altra ipotesi è il pronunciato potere antiossidante e l’attività inibente dell’alfa-glucosidasi (enzima target per il trattamento del diabete perché idrolizza gli zuccheri favorendone il rapido assorbimento) che può ridurre l’incidenza di malattie indotte dall’iperglicemia.
L’inibizione di questi e altri enzimi fornisce un valido aiuto per la prevenzione del diabete di tipo 2 controllando l’assorbimento del glucosio e l’ipertensione associata. Per la scelta dei prodotti più freschi attenzione al picciolo che deve essere di un colore verde brillante, non secco. La buccia deve presentarsi lucida, di un colore intenso, e la polpa deve essere soda.”
Fibre, carboidrati e fenoli alleati della salute
La melanzana è raccomandata dal National Diabetes Education Program of NIH (Istituto per la Salute), dalla Mayo Clinic e dall’American Diabetes Association nella gestione del diabete di tipo 2, ma anche dell’ipertensione.
Un infuso a base di melanzana sembra infatti in grado di agire come gli ACE-inibitori, farmaci ipertensivi in grado di ridurre la pressione arteriosa. Non solo, le fibre e i carboidrati poco solubili della melanzana, uniti alle sostanze fenoliche in essa presenti, la rendono una preziosa alleata della salute. Da consumare cotta, per evitare il rischio legato alla solanina, la melanzana si presta a moltissime ricette: dalla nota parmigiana, alle melanzane ripiene, fino alle più semplici ma salutari melanzane arrostite.