“Ricette segrete a base di erbe provenienti da Himalaya, Nepal, Tibet, Bhutan e Amazzonia“. Sono quelle usate da Pankaj Naram, dottore in medicina tradizionale indiana, Ayurveda e Siddha-Veda, in questi giorni in Italia, dove in 31 anni ha visitato “circa 100 mila persone provenienti da tutto il mondo. La medicina di tipo occidentale funziona bene, è rapida ed è utile, ma il nostro sistema aiuta le persone nel profondo“, spiega Naram all’AdnKronos Salute. La sua vita e i suoi incontri con figure come il Dalai Lama, Nelson Mandela e Madre Teresa sono illustrati in ‘Ancient Secrets of a Master Healer’, scritto da Clint G. Rogers che si autodefinisce un “ex scettico, conquistato da questo approccio quando mio padre, che all’epoca prendeva 12 farmaci, grazie agli insegnamenti di Naram è passato a uno solo“.
“Il miei segreti – racconta Naram, ricordando che anche il primo ministro indiano Narendra Modi si sta impegnando a favore della medicina tradizionale – provengono dal mio maestro, che è vissuto fino a 125 anni, il quale a sua volta ha avuto un altro maestro, il quale sua volta ha avuto un altro maestro fino ad arrivare al medico personale di Buddha, che si chiamava Jivaka. Parliamo di 500 anni avanti Cristo. Alla base della nostra filosofia c’è il concetto di curare in profondità. Non si tratta di dare una soluzione veloce, ma di curare la mente, il corpo, le emozioni in profondità. I problemi di salute in Occidente, e anche in Italia, oggi hanno spesso origine dall’alimentazione sbagliata e dalle emozioni, in primo luogo lo stress“.
“Tutto – avverte Naram – può essere medicina o veleno. Modificando l’alimentazione, facendo un certo tipo di esercizi, assumendo alcuni integratori a base di erbe, ma anche alimenti che si trovano normalmente in una cucina, come zenzero, curcuma, cannella, coriandolo e cumino, in modo mirato, si possono contrastare diabete, problemi di pressione, artrite, osteoporosi, calvizie, infertilità“. E proprio di infertilità, “ma anche problemi della pelle e altri disturbi“, soffriva una tigre assistita da Naram qualche tempo fa. “Ha avuto tre cuccioli“, ricorda con soddisfazione.
Naram – 65 anni, ma lui dice di “dimostrarne 40 e sentirsene 20” – visita regolarmente in 12 Paesi: India, Stati Uniti, Canada, Nepal, Germania, Italia, Francia, Svizzera, Paesi Bassi, Austria, Australia e Nuova Zelanda. “In Italia c’è il mio miglior allievo europeo, Giovanni Brincivalli. Gli italiani hanno una costituzione molto forte e, se in generale vedo molti problemi legati a una dieta errata e allo stress, penso che questo Paese possa tornare a essere leader nel mondo, per via della creatività: gli italiani sono creativi come nessun altro“, conclude Naram.