“Ringrazio Gabriele Gravina (presidente Figc, ndr) per avermi aspettato – ha dichiarato oggi Gianluca Vialli durante il ritiro azzurro –. Oggi sono qui in veste di ambasciatore dei volontari di Euro 2020, nei prossimi giorni parleremo di come allargare il mio contributo. Non ci sono tempistiche ma spero di essere qua il prossimo raduno della Nazionale, non da invitato ma con un ruolo definito“. E’ notizia di oggi, infatti, che l’ex calciatore sarà capo delegazione dell’Italia.
Solo un anno fa Gianluca Vialli aveva parlato apertamente della sua malattia e della sua lotta contro un tumore, lotta che, a quanto pare, lo vede forte, combattivo e determinato a vincere. “Da marzo sto facendo altre cure, dovevo essere in condizioni fisiche e mentali per prendere questo impegno – aggiunge -. Sto bene, bisogna avere pazienza, è dura più di quanto uno possa sperare. Ma i risultati sono positivi e non ha senso che io non continui a fare una vita normale: lavorare fa parte di questo, tutto va nel migliore dei modi. Oggi ci sono le condizioni giuste per cominciare“.
“Percentuali? No – precisa Vialli incalzato dai giornalisti -, io ogni tanto vedo percentuali di altre cose…quindi le percentuali è meglio lasciarle stare. Oggi l’idea è essere qui anche per il prossimo raduno (a novembre, ndr) e poterci partecipare con il nuovo ruolo“. Parla come sempre in maniera schietta, l’ex calciatore, senza tabù e affrontando l’argomento tumore: “Da parte mia non c’è alcun problema, se possibile mi sento una persona migliore. Spero che neppure da altri ci sia alcun tipo di condizionamento: quando arriverà una sconfitta, sperando che non arrivi mai, la mia salute non deve minimamente incidere“.