Il pediatra di Milano Italo Farnetani, ordinario alla Libera Università Ludes di Malta, promuove la festa di Halloween: “E’ un antidoto alla vita sedentaria dei nostri bambini, un modo per stare con i coetanei, passeggiare magari per la prima volta senza i grandi, e fare nuove esperienze. Via libera dunque al dolcetto, meglio ancora se naturale“, dice il pediatra all’Adnkronos Salute. “E’ vero non è una festa italiana, ma di fatto è un carnevale d’autunno. Una festa mascherata arcinota, protagonista di film e cartoni, che i bambini conoscono e che per loro è positiva, perché permette di fare nuove esperienze, giocare con la fantasia, stare insieme ai coetanei lasciando da parte per una volta telefonini e tablet, ma anche tv e divano“, dice Farnetani.
Il giro di porta in porta per Halloween “serve a combattere la vita sedentaria e l’isolamento. I bambini invece di stare in casa finalmente escono e sono ‘costretti’ a camminare: per loro è un’occasione preziosa per fare attività motoria. Inoltre Halloween è un momento di aggregazione, perché i piccoli in maschera vengono in contatto con i loro coetanei e, grazie al ‘dolcetto o scherzetto’ nei negozi e nelle case, anche con degli adulti che ormai si divertono quasi più di loro“. I piccoli “possono mascherarsi stimolando la fantasia e, burlandosi dei mostri, sconfiggere le loro paure“.
Riguardo dolci e caramelle, Farnetani avverte: “Non si diventa obesi in una serata in cui si cammina molto e si mangia poco. Quello che conta è lo stile di vita dei nostri bambini. Certo, è utile preferire alcuni dolcetti ad altri: privilegiare i dolci fatti in casa, tipici della tradizione italiana, come la crostata, le fette di torta della nonna, ma anche la cioccolata: senza coloranti e conservanti“.
“Garantire una vita adulta sana dipende molto dal tipo di alimentazione sostenuto durante la crescita. Mangiare in modo scorretto è un fattore di rischio per lo sviluppo di obesità con la possibilità, purtroppo, in età adulta di sviluppare diabete di tipo 2, ipertensione arteriosa, malattie cardiovascolari e alcuni tipi di tumore. Nei paesi industrializzati circa il 35% dei tumori è collegato all’alimentazione. Poi ci sono tutta una serie di patologie collegate al diabete, come la steatosi epatica, la dislipidemia, quindi colesterolo alto, trigliceridi alti“. “Molte evidenze dimostrano come anche l’infertilità sia collegata alla cattiva alimentazione e al sovrappeso soprattutto l’eccesso di zuccheri. In particolare l’infertilità femminile: studi rivelano che dove c’è una riduzione del peso, collegata alla riduzione di zuccheri e di grassi saturi, una dieta con alimenti a basso indice glicemico può favorire in un qualche modo la fertilità femminile – spiega l’esperta – Inoltre il sovrappeso associato a un eccesso di grassi saturi e di zuccheri raffinati provoca l’aumento del livello di infiammazione che a sua volta può determinare una maggiore incidenza della cellulite nell’età adolescenziale, periodo in cui vi è una vera e propria tempesta ormonale“.
“Nella quotidianità è bene evitare merendine, succhi di frutta, bevande gassate, creme di cioccolate, biscotti farciti, prodotti dove c’è una presenza di zuccheri molto alta. In sostituzione possiamo introdurre biscotti più semplici, un pezzetto di cioccolata fondente, marmellata senza zuccheri aggiunti, farine con un indice glicemico più basso (a base di grano saraceno o di avena), variando nell’arco della settimana i cereali. Al posto dei succhi, estratti di verdura con aggiunta di un frutto oppure yogurt, frullati a base di frutta e acqua. Benissimo poi i dolci fatti in casa, utilizzando farina d’avena, albume d’uovo, zucchero di cocco. Le alternative sono tante – conclude l’esperta – l’importante è cercare prodotti gustosi che lascino al bambino il piacere di mangiare“.