L’obesità rappresenta uno dei principali problemi di salute pubblica sia perché è un importante fattore di rischio per diverse malattie croniche, quali diabete tipo 2, malattie cardiovascolari e tumori, sia per la sua prevalenza in costante aumento, non solo nei Paesi occidentali ma anche in quelli a basso-medio reddito. In Italia, secondo la prima edizione dell’Italian Obesity Barometer Report, realizzata in collaborazione con Istat, una persona su 10 è obesa, ovvero oltre 5 milioni di adulti, con un impatto considerevole sui diversi ambiti dell’assistenza sanitaria. Le persone obese hanno un rischio di ospedalizzazione tre volte maggiore rispetto alla popolazione generale, influendo quindi notevolmente anche sulla spesa sanitaria: si stima che nel 2012 l’eccesso ponderale sia stato responsabile del 4 per cento della spesa sanitaria nazionale, per un totale di circa 4,5 miliardi di euro, a cui vanno aggiunti 9 miliardi di costi indiretti, secondo una stima di OPEN ITALY.
In occasione dell’Obesity Day, è stata presentata la campagna di sensibilizzazione “IO VORREI CHE”, ideata per stimolare e coinvolgere le istituzioni politiche e sanitarie, nazionali e regionali, a considerare l’obesità come una malattia complessa e implementare iniziative concrete per contrastarne l’incremento. La campagna è stata realizzata da, IO-Italian Obesity network, Changing ObesityTMe Obesity Policy Engagement Network (OPEN) Italy.