Prima dei cambiamenti climatici in Italia sarà il terremoto ad uccidere, ma nessuno manifesta per avere sicurezza

Il terremoto è il vero pericolo per il nostro Paese: è molto più vicino di quanto non vogliamo ammettere e dobbiamo prevenire, perché curare è impossibile
MeteoWeb

Tutti a gridare “Al lupo! Al lupo!“. Tutti terrorizzati da questi terribili e non ben definiti cambiamenti climatici che ci distruggeranno, ci spazzeranno via dalla faccia della Terra e ci porteranno verso l’Apocalisse. Ma sarà davvero così? A quanto dicono gli esperti, no. O meglio, i cambiamenti climatici esistono, sono reali, concreti e bisogna fronteggiarli attraverso azioni e politiche volte a salvaguardare l’ambiente, ma non c’è alcuna imminente catastrofe ambientale. Dovremo ‘solo’ imparare a convivere con temperature leggermente diverse e fenomeni meteo sempre più estremi. Le conseguenze non saranno poche, non saranno indolori, ma l’umanità non si estinguerà. Almeno per ora.

vincenzo livieri/LaPresse

Allo stesso tempo, in Italia e non solo, corriamo un altro grande pericolo, quello sì molto più concreto, reale e che, realisticamente, potrebbe presentarsi domani, tra una settimana, tra un anno, tra un minuto il terremoto. Se qualcuno in questo momento sta facendo scongiuri vari ed eventuali, dopo aver letto la frase precedente, sappia che rientra così, a pieno titolo, tra gli ignoranti che non hanno compreso quanto sia importante sapere, essere consapevoli e pronti a mettere in salvo la propria pelle.

vincenzo livieri/LaPresse

Perché il terremoto torna, e lo sappiamo tutti. Da anni sismologi, geologi e altri esperti del settore si stanno ‘sgolando’ per cercare di far capire ai nostri politici che è assolutamente necessario fare qualcosa per edifici pubblici e non, perché non siamo strutturalmente pronti ad un evento forte e importante. Ci saranno morti, case crollate e distruzione, e non fra duecento o trecento anni, ma potremmo non fare in tempo nemmeno a pubblicare questo articolo, per quanto ne sappiamo. Eppure nessuno fa nulla, nessuno manifesta per questo, nessuno chiede ai candidati sindaci, ministri e compagnia bella di inserire nei loro programmi di governo la messa in sicurezza in caso di terremoto.

Non credono agli esperti, ma se poi arriva la Greta di turno e dice cose ovvie e lampanti a mezzo mondo, allora a quel punto tutti apriranno gli occhi. Un po’ com’è accaduto con i cambiamenti climatici: prima i giornali che ne parlavano venivano additati come sensazionalistici e catastrofisti; poi è arrivata la ragazzina del Fridays for future e tutti dietro come un buon gregge. A questo punto non ci resta che sperare in qualche ragazzina italiana, che magari si renda conto del pericolo che corriamo per via della sismicità nel nostro Paese e decida di manifestare. Anche lei con dietro il suo gregge. Così magari capiremo ciò che gli esperti ci stanno dicendo da anni: dobbiamo prevenire e avere case e scuole pronte ad affrontare ogni evenienza, perché curare è impossibile.

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