Tutti a gridare “Al lupo! Al lupo!“. Tutti terrorizzati da questi terribili e non ben definiti cambiamenti climatici che ci distruggeranno, ci spazzeranno via dalla faccia della Terra e ci porteranno verso l’Apocalisse. Ma sarà davvero così? A quanto dicono gli esperti, no. O meglio, i cambiamenti climatici esistono, sono reali, concreti e bisogna fronteggiarli attraverso azioni e politiche volte a salvaguardare l’ambiente, ma non c’è alcuna imminente catastrofe ambientale. Dovremo ‘solo’ imparare a convivere con temperature leggermente diverse e fenomeni meteo sempre più estremi. Le conseguenze non saranno poche, non saranno indolori, ma l’umanità non si estinguerà. Almeno per ora.
Allo stesso tempo, in Italia e non solo, corriamo un altro grande pericolo, quello sì molto più concreto, reale e che, realisticamente, potrebbe presentarsi domani, tra una settimana, tra un anno, tra un minuto: il terremoto. Se qualcuno in questo momento sta facendo scongiuri vari ed eventuali, dopo aver letto la frase precedente, sappia che rientra così, a pieno titolo, tra gli ignoranti che non hanno compreso quanto sia importante sapere, essere consapevoli e pronti a mettere in salvo la propria pelle.
Perché il terremoto torna, e lo sappiamo tutti. Da anni sismologi, geologi e altri esperti del settore si stanno ‘sgolando’ per cercare di far capire ai nostri politici che è assolutamente necessario fare qualcosa per edifici pubblici e non, perché non siamo strutturalmente pronti ad un evento forte e importante. Ci saranno morti, case crollate e distruzione, e non fra duecento o trecento anni, ma potremmo non fare in tempo nemmeno a pubblicare questo articolo, per quanto ne sappiamo. Eppure nessuno fa nulla, nessuno manifesta per questo, nessuno chiede ai candidati sindaci, ministri e compagnia bella di inserire nei loro programmi di governo la messa in sicurezza in caso di terremoto.
Non credono agli esperti, ma se poi arriva la Greta di turno e dice cose ovvie e lampanti a mezzo mondo, allora a quel punto tutti apriranno gli occhi. Un po’ com’è accaduto con i cambiamenti climatici: prima i giornali che ne parlavano venivano additati come sensazionalistici e catastrofisti; poi è arrivata la ragazzina del Fridays for future e tutti dietro come un buon gregge. A questo punto non ci resta che sperare in qualche ragazzina italiana, che magari si renda conto del pericolo che corriamo per via della sismicità nel nostro Paese e decida di manifestare. Anche lei con dietro il suo gregge. Così magari capiremo ciò che gli esperti ci stanno dicendo da anni: dobbiamo prevenire e avere case e scuole pronte ad affrontare ogni evenienza, perché curare è impossibile.