Previsioni Meteo – Siamo ormai agli sgoccioli del mese di ottobre e mentre ci avviciniamo alla stagione più fredda per l’emisfero settentrionale, la circolazione globale sta attraversando alcuni particolari cambiamenti. Assisteremo, infatti, ad un cambiamento del modello che faciliterà l’arrivo di aria più fredda dalle regioni polari verso le medie latitudini, secondo Andrej Flis in un’analisi per Severe Weather Europe. Attualmente, abbiamo un indice NAO (oscillazione nord-atlantica) leggermente negativo, con una dorsale sul medio Nord Atlantico e sul Canada nordorientale. Su entrambi i lati della dorsale, è presente una bassa pressione, che porta giù l’aria fredda da nord sul suo lato occidentale. Tutte queste anomalie di pressione svolgeranno un ruolo importante nell’evoluzione del modello.
Attualmente, l’Europa centrale ed orientale si trovano sotto un’aria eccezionalmente calda. Lo confermano gli oltre +30°C toccati ieri in Italia. Una profonda bassa pressione sugli USA continentali si muoverà verso est, attirando grandi quantità di aria calda da sud sul suo lato orientale verso nord-nordest, amplificando lo sviluppo di un forte anticiclone nel Nord Atlantico e sulla Groenlandia. Una forte dorsale si formerà anche verso l’Alaska, il che costituirà in un altro importante fattore per il cambiamento previsto del modello. Questo anticiclone diventerà rapidamente un sistema di blocco mentre interagirà con i sistemi intorno ad esso, che lo amplificheranno e lo consolideranno nella sua posizione. Il sistema di blocco interagirà con un nucleo principale del vortice polare troposferico sulla Siberia e inizierà ad attirare aria fredda da nord su Scandinavia, Regno Unito ed Europa centrale ed orientale entro il 27 ottobre.
Per quanto riguarda la neve, questi cambiamenti del modello sono favorevoli alla rapida espansione della copertura nevosa su Nord America ed Eurasia. Le previsioni sulla profondità della neve di GEFS mostrano una rapida espansione della copertura nevosa e la indicano come possibile anche sulle zone più alte dell’Europa centrale e orientale-sudorientale. Da notare la riduzione della profondità della neve sulla Groenlandia a causa del sistema di blocco in espansione che porta temperature più alte. La pressione più alta su Nord Atlantico ed Alaska farà restare l’indice NAO negativo e l’indice PNA (Pacifico-Nord America) positivo.
Le previsioni di temperatura per l’Europa e gli USA nordorientali dal modello GEFS mostrano il prossimo cambiamento di modello. Si nota un sostanziale calo delle temperature sull’Est Europa e anche sul Nord-Est degli Stati Uniti: è un tipico esempio di combinazione di NAO negativa e PNA positivo, in cui entrambi i lati dell’Atlantico ricevono “visite più fredde” da nord. Su entrambi i lati dell’emisfero, vedremo la definizione di due nuclei principali del vortice polare troposferico. Ognuno di essi avrà un’influenza più fredda sulla propria area, Nord America ed Europa.
Stiamo per assistere, dunque, a cambiamenti a grande scala nei modelli meteorologici. Attualmente i risultati principali sembrano essere aria più fredda in Europa e Nord America, che sicuramente avrebbe portato decenti nevicate in pianura se tale cambiamento si fosse verificato alla fine di dicembre o nel mese di gennaio.
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