In occasione dell’edizione 2019 di Ecomondo, in programma dal 5 all’8 novembre presso la fiera di Rimini, il progetto europeo EFFIGE (acronimo di Environmental Footprint for Improving and Growing Eco-efficiency) sarà protagonista insieme ad altri sette progetti finanziati dall’UE nell’ambito dello stand “I progetti europei per l’economia circolare” al padiglione D3.
Il progetto, finanziato dall’unità Life della Commissione Europea e coordinato dall’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, coinvolge quattro filiere produttive di grande rilevanza per il Made in Italy: agroalimentare, legno-arredo, fonderie e servizio di ristorazione, all’interno delle quali si sta sperimentando l’adozione della Product Environmental Footprint (PEF), un metodo di calcolo dell’impronta ambientale di prodotti e servizi promosso dalla Commissione con la Raccomandazione 179/2013/UE.
Obiettivo del progetto, i cui avanzamenti saranno presentati al pubblico a Ecomondo in occasione della Midterm conference di venerdì 8 novembre alle 9:30, è consentire alle aziende italiane di misurare l’impatto ambientale di prodotti e servizi nel loro intero ciclo di vita, considerando quindi tutte le fasi: dall’estrazione delle materie prime, passando per la produzione, l’uso e lo smaltimento a fine vita.
«La metodologia PEF rappresenta il metodo più evoluto e completo per calcolare l’impatto ambientale di prodotti e servizi – sottolinea Fabio Iraldo, Full professor all’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna. Non è un caso che sia stata adottata anche dallo schema italiano Made Green in Italy, che diventerà nei prossimi anni il segno distintivo delle aziende che operano nel rispetto dei principi della sostenibilità ambientale».
Il progetto EFFIGE – che vede come partner tecnico ENEA, l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile – mira non solo a sviluppare attività scientifiche di calcolo e riduzione dell’impronta ambientale dei prodotti, ma anche alla definizione di strumenti di comunicazione per valorizzare le performance di sostenibilità raggiunte.
Le aziende che partecipano al progetto hanno già completato il calcolo dell’impronta ambientale su alcuni prodotti rappresentativi del proprio ambito di riferimento, individuato le principali categorie d’impatto ambientale e pianificato una serie di azioni di miglioramento utili a ridurre l’impatto della produzione. Nei prossimi dodici mesi queste azioni verranno messe in pratica e, al termine del progetto, verrà ricalcolata l’impronta ambientale per valutare l’effettiva efficacia delle misure intraprese e saranno sviluppati degli strumenti operativi per rendere il metodo PEF versatile, duttile e applicabile a tutte le imprese, specialmente alle PMI.
Oltre alla Scuola Superiore Sant’Anna e a ENEA, fanno parte del progetto quattro organizzazioni in rappresentanza di altrettanti settori produttivi: Assofond per la filiera delle fonderie italiane, FederlegnoArredo per quella del legno-arredo, Consorzio Agrituristico Mantovano per l’ambito agroalimentare e CAMST per il servizio di ristorazione.
I partner del progetto Life EFFIGE
L’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna propone programmi di formazione e ricerca focalizzati su questioni rilevanti per le istanze di modernizzazione e innovazione del Paese. Sono due le finalità principali dell’Istituto di Management: declinare il management dell’innovazione con riferimento all’industria e al settore dei servizi privati e pubblici; fornire contributi originali dal punto di vista della produzione scientifica e apporti al settore pubblico e alle imprese in termini di conoscenze e formazione di competenze qualificate.
ENEA, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, è un ente pubblico finalizzato alla ricerca, all’innovazione e alla fornitura di servizi avanzati nei settori dell’energia, dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile.
Assofond, Associazione Italiana Fonderie, è l’organizzazione industriale di categoria che rappresenta le principali imprese italiane del settore. Fondata nel 1948, aderisce a Confindustria e alla European Foundry Association (CAEF), contando circa 200 aziende associate.
Consorzio Agrituristico Mantovano è una rete di 350 aziende agricole e agrituristiche sorta nel 1998. Ha sede a Mantova e svolge attività di promozione integrata delle risorse di turismo rurale e dei prodotti di fattoria delle campagne mantovane e lombarde.
CAMST è la più grande azienda di ristorazione a capitale interamente italiano, con un fatturato di 507 milioni di euro e 10.560 dipendenti (dati bilancio 2016). È specializzata in tutti i settori della ristorazione, dalla collettiva a quella commerciale.
FederlegnoArredo, fondata nel 1945, è parte di Confindustria e rappresenta le imprese italiane che operano nel settore del legno-arredo: una filiera economica integrata che, dalla materia prima al prodotto finito, crea un flusso di prodotti ad alto valore aggiunto.