“La diffusione della conoscenza e della cultura della prevenzione sono aspetti fondamentali e sono al centro dell’iniziativa che abbiamo messo in campo nel Paese per sensibilizzare l’opinione pubblica”. Così il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, che stamani nel parco della salute a Palermo ha aperto la prima “Settimana nazionale della protezione civile”, da oggi fino al 19 ottobre, istituita lo scorso 1 aprile con una direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Il via alla “Settimana della protezione civile” coincide con l’evento conclusivo della campagna “Io non rischio” con centinaia di volontari impegnati a fare azione di sensibilizzazione e informazione nelle piazze delle città. In linea con il Codice di Protezione Civile, l’iniziativa punta a rafforzare il sistema informativo complessivo per far conoscere i comportamenti da adottare in caso di calamita’ naturali per mitigare i fattori di rischio.
All’interno dei gazebo che verranno allestiti si potranno ricevere, infatti, informazioni e materiale utile sui comportamenti da assumere in caso di terremoti, alluvioni, maremoti, incendi. “Conoscere per salvarsi” è, infatti, il tema dominante della campagna informativa nazionale. Per salutare simbolicamente i 5mila volontari impegnati nella campagna nazionale sulle buone pratiche di protezione civile in caso di terremoto, maremoto e alluvione, Borrelli, visitera’ alcune delle 850 piazze ‘Io non rischio’ coinvolte nell’iniziativa.
“In Sicilia il sistema ha funzionato bene”
“La Sicilia era una tappa che negli anni scorsi non avevamo ancora fatto. Un territorio che ha avuto anche l’anno scorso una serie di problemi legati agli eventi alluvionali. Abbiamo ritenuto giusto fare una tappa al Sud e in Sicilia in modo particolare, anche per sottolineare come il sistema di protezione civile regionale abbia ben funzionato in tutti i casi in cui c’è stato bisogno di un intervento”. Ha spiegato Angelo Borrelli.
“Per quanto riguarda la parte emergenziale, l’abbiamo sostanzialmente realizzata. Anzi, ci siamo spinti anche oltre con quell’ordinanza che consente di avere un contributo fino a 25 mila euro nello stato di emergenza per riparare le abitazioni danneggiate”. “Noi pensiamo, quindi, che la nostra parte l’abbiamo fatta e l’abbiamo fatta al meglio. Ovviamente rimane la ricostruzione, ma non è una competenza della Protezione civile”, dice. La ”Settimana della Protezione civile” prende il via in corrispondenza con l’evento conclusivo della campagna ”Io non rischio” che vedrà in 60 piazze della Sicilia centinaia di volontari impegnati a fare azione di sensibilizzazione e informazione.
In linea con il Codice di Protezione Civile, l’iniziativa “punta a rafforzare il sistema informativo complessivo per far conoscere i comportamenti da adottare in caso di calamità naturali per mitigare i fattori di rischio”. “Se nulla o poco si può incidere, infatti, dinnanzi alla violenza delle catastrofi naturali, molto possiamo fare per migliorare l’informazione sui possibili scenari di rischio, sulle buone pratiche da adottare in caso di situazioni di emergenza e sull’uso di comportamenti consapevoli e di misure di autoprotezione. All’interno dei gazebo che verranno allestiti si potranno ricevere, infatti, informazioni e materiale utile sui comportamenti da assumere in caso di terremoti, alluvioni, maremoti, incendi. ”Conoscere per salvarsi” è, infatti, quello che potremmo definire il tema dominante della campagna informativa nazionale”.