La depressione incide anche sull’economia. “Il Pil, infatti, si riduce se aumentano i casi”, ha spiegato Salvatore Varia, vicepresidente della Società italiana di psichiatria (Sip) in occasione della conferenza stampa indetta dalla Sip alla vigilia della Giornata mondiale della salute mentale, che si celebra domani.
Un incontro che si è tenuto nel complesso di Santa Maria della Pietà a Roma, ex manicomio e oggi sede di diversi servizi della Asl Rm1 e di un importante ‘museo della mente’, dove la Sip avrà la sua nuova sede nazionale, grazie a un accordo di comodato d’uso firmato proprio oggi.
“E’ un dato accertato – ha precisato Varia – che più aumenta il benessere mentale di una popolazione, più aumenta il prodotto interno lordo. Questo perché la depressione non è solo sofferenza individuale, ma ha importanti implicazioni sociali. Quella più diretta è la riduzione della capacità produttiva della persona sofferente”. Meno giornate di lavoro, dunque. Ma anche meno ricoveri e cure legate a malattie organiche direttamente causate dalla depressione.
“Non bisogna dimenticare – continua Varia – che la depressione coinvolge anche il nucleo familiare. E la riduzione di giornate di lavoro riguarda anche altri componenti”. Per non parlare degli eventi estremi: “domani, la giornata mondiale della salute mentale, sarà dedicata alla prevenzione del suicidio, e il rischio nelle persone depresse è elevato. Ricordo che il suicidio è la seconda causa di morte tra i giovani dopo gli incidenti stradali, con tutto quello che comporta a livello umano e sociale”.